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Barletta

L'ultimo regalo: 75enne dona il fegato. Undicesimo prelievo d’organi dell’anno nella provincia Bat

Il gesto di generosità compiuto da un uomo di Margherita di Savoia all’ospedale Dimiccoli. Il ringraziamento della commissaria Asl Bt, Tiziana Dimatteo: “Un esempio di amore per la vita anche nel dolore più grande”

Ospedale "Dimiccoli", entro maggio l’assegnazione della progettazione per la nuova piastra oncoematologica

L'ospedale Dimiccoli di Barletta

BARLETTA - Si è conclusa a notte fonda, nelle sale operatorie dell’ospedale “Dimiccoli” di Barletta, la procedura di prelievo d’organi che ha segnato l’undicesima donazione del 2025 nella Asl Bat. A compiere il gesto di straordinaria generosità è stato un uomo di 75 anni originario di Margherita di Savoia, che ha donato il proprio fegato.

Le delicate operazioni, dirette dal dottor Michele Debitonto, si sono svolte con il supporto dell’equipe specializzata del Policlinico di Bari. Decisivo il consenso espresso dai familiari del donatore – la moglie e le due figlie – che hanno scelto di trasformare un momento di grande dolore in un atto di speranza per chi attende un trapianto.

«Il nostro grazie va alla famiglia – ha dichiarato Tiziana Dimatteo, commissaria straordinaria della Asl BT – che ha deciso di dire sì alla vita anche in un momento tanto difficile. Questa provincia continua a dimostrare una profonda cultura della solidarietà e del rispetto per la vita che prosegue attraverso la donazione».

A coordinare l’intera procedura è stato il dottor Giuseppe Vitobello, che ha voluto ringraziare «tutti gli operatori sanitari del Dimiccoli per la collaborazione e la professionalità dimostrata in ogni fase del prelievo».

Vitobello ha inoltre ricordato l’importanza di esprimere in vita la propria volontà alla donazione, sottolineando che «oggi è possibile farlo in modo semplice, ad esempio al momento del rinnovo della carta d’identità, quando viene chiesto se si desidera essere donatori di organi».

«La donazione è vita, speranza e aiuto concreto verso il prossimo – ha aggiunto –. È un gesto che può cambiare il destino di molte persone e che merita di essere sempre più conosciuto e condiviso».

Con quest’ultimo intervento, la Bat conferma un trend di crescita nelle donazioni e ribadisce il ruolo centrale dei suoi ospedali nella rete trapiantologica regionale, grazie all’impegno congiunto di medici, infermieri e famiglie che scelgono di fare della generosità un segno tangibile di umanità.

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