Cerca

Cerca

Bat

Truffa dei bonus edilizi, sequestro da 9 milioni: nel mirino beni mobili, immobili e conti correnti

La Guardia di Finanza ha eseguito un ulteriore sequestro nell’ambito dell’inchiesta sui bonus facciate, ristrutturazione e sismabonus. Individuati altri 41 persone coinvolte nella frode. L'indagine aveva già portato al sequestro di oltre 52 milioni di euro

La Guardia di Finanza a Canosa di Puglia

La Guardia di Finanza a Canosa di Puglia

TRANI - Nuovo capitolo nell’inchiesta sulle frodi fiscali legate ai bonus edilizi, condotta dalla Procura della Repubblica di Trani e dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Barletta-Andria-Trani. Il Gup del Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto un nuovo sequestro per un valore di 9 milioni di euro, eseguito dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Barletta.

Il provvedimento si inserisce nel filone dell’indagine che, alla fine del 2024, aveva già portato al sequestro di 52 milioni di euro di crediti fiscali fittizi, ottenuti attraverso false pratiche per lavori edili mai eseguiti nell’ambito dei programmi “Bonus facciate”, “Bonus ristrutturazione” e “Sismabonus”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli indagati avevano messo in piedi una rete complessa di trasferimenti e cessioni di crediti per rendere più difficile la tracciabilità delle somme ottenute in modo fraudolento. L’intervento tempestivo della Guardia di Finanza, su delega del pubblico ministero, ha consentito di bloccare i crediti d’imposta ancora presenti nei “cassetti fiscali” dei truffatori e di risalire ad altri 41 soggetti che li avevano acquistati “a prezzo ridotto”.

Molti di questi acquirenti avevano già monetizzato i crediti presso banche o intermediari finanziari, oppure li avevano utilizzati per compensare debiti fiscali pregressi, generando un ulteriore danno erariale. Nei loro confronti è scattato il sequestro disposto dall’autorità giudiziaria, che ha interessato beni mobili, immobili, partecipazioni societarie e conti correnti.

La prima parte dell’inchiesta aveva già rivelato la totale inesistenza degli immobili indicati nelle pratiche di agevolazione e la mancanza di qualsiasi capacità economica o imprenditoriale da parte delle società coinvolte. Gli immobili per i quali erano stati richiesti i bonus non risultavano di proprietà delle aziende beneficiarie, prive anche dei mezzi per eseguire le opere dichiarate.

Questa operazione rappresenta un nuovo importante risultato investigativo – evidenzia la Guardia di Finanza – e conferma l’impegno costante delle Fiamme Gialle della Bat nel contrasto alle frodi fiscali più sofisticate e ai danni al bilancio dello Stato”.

L’attività investigativa, condotta in stretta sinergia con la Procura di Trani, si inserisce nella più ampia strategia di tutela delle risorse pubbliche nazionali ed europee, con l’obiettivo di garantire l’uso corretto dei fondi destinati a sostenere le imprese, i cittadini e la competitività del sistema economico, oltre al regolare adempimento degli obblighi tributari.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori