Cerca

Cerca

Bari

Omicidio Ranieri, condannato a 20 anni Andrea De Giglio

La Corte d’Assise ha riconosciuto la complicità dell’imputato nell’agguato del 2019 in cui fu ucciso il 39enne Michele Ranieri. L’accusa è passata da omicidio volontario a preterintenzionale

Tribunale di Bari

Tribunale di Bari

BARI - La Corte d’Assise di Bari ha condannato Andrea De Giglio a 20 anni di reclusione per la sua partecipazione all’omicidio di Michele Ranieri, il 39enne assassinato l’11 settembre 2019 nel rione Enziteto del capoluogo pugliese. I giudici hanno derubricato l’accusa da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, riconoscendo quindi una diversa qualificazione giuridica rispetto a quella iniziale formulata dalla pubblica accusa.

De Giglio era imputato per aver avuto un ruolo nella dinamica dell’agguato che costò la vita a Ranieri, figura già nota alle forze dell’ordine.

Secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, il movente del delitto sarebbe legato a contrasti interni al clan Strisciuglio, una delle organizzazioni criminali più radicate nel territorio barese.

Per lo stesso episodio, la magistratura ha già emesso e successivamente confermato in Appello altre tre condanne: 24 anni di carcere per Saverio Carchedi e Giovanni Sgaramella, e 14 anni per Saverio Faccilongo, considerato affiliato al clan Strisciuglio.

La sentenza nei confronti di De Giglio rappresenta un nuovo capitolo nella lunga vicenda giudiziaria che ha ricostruito il contesto criminale e le tensioni interne che portarono all’uccisione di Michele Ranieri nel quartiere Enziteto.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori