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Cataldo si difende: “Innocente, ho subito una gogna mediatica”

L’imprenditore e fondatore di “Sud al Centro”, imputato nel procedimento su presunti sistemi di corruzione elettorale, replica alle accuse e annuncia una denuncia per calunnia contro il maresciallo Leone

Sandro Cataldo

Sandro Cataldo

BARI - Sandro Cataldo torna a parlare e lo fa con toni netti. L’imprenditore, fondatore del movimento politico Sud al Centro, si è definito “completamente innocente” rispetto alle accuse che lo vedono imputato davanti al giudice dell’udienza preliminare nell’inchiesta sulle presunte associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale. Secondo l’accusa, le due organizzazioni avrebbero condizionato il voto alle amministrative di Grumo Appula e della Regione Puglia del 2020 e a quelle del Comune di Triggiano del 2021.

Cataldo ha ricordato di aver già trascorso oltre 3 mesi in custodia cautelare, sostenendo di essere stato vittima di una “gogna mediatica” che non si è ancora spenta. “Si tratta di una vicenda – ha dichiarato – che continua a essere celebrata più sui giornali che nelle aule di tribunale”.

Tra i 18 imputati figurano anche Anita Maurodinoia, ex assessora regionale ai Trasporti e moglie di Cataldo, che si è dimessa nell’aprile 2024 dall’incarico e dal Partito Democratico, a seguito dell’arresto del marito.

La dichiarazione dell’imputato arriva dopo l’udienza di venerdì, durante la quale la Procura di Bari ha depositato un nuovo verbale redatto da Gerardo Leone, maresciallo della Guardia di Finanza condannato a 1 anno e 6 mesi per induzione indebita. Fu proprio Leone, nel 2021, a registrare Armando De Francesco, ex collaboratore di Cataldo, dando origine all’inchiesta che svelò il presunto “sistema Sandrino”, basato su scambi di denaro in cambio di voti.

La vicenda ha avuto ulteriori sviluppi: Cataldo e De Francesco sono ora indagati per calunnia nei confronti di Leone, dopo aver registrato un colloquio nel quale De Francesco avrebbe sostenuto di essere stato pagato dal maresciallo per accusare Cataldo.

Ascoltato dai magistrati, Leone ha riferito di aver incontrato Cataldo durante le elezioni comunali di Triggiano del 2021, all’esterno di un seggio elettorale, in compagnia di Christian Luca Strisciuglio, persona con precedenti penali. Secondo quanto riferito, Cataldo teneva in mano un quaderno, che – sempre secondo Leone – sarebbe servito per annotare i nomi degli elettori.

Cataldo respinge categoricamente questa ricostruzione, sostenendo che si trattò solo di una “occasione fortuita di vicinanza al di fuori di un bar”, poi “strumentalmente enfatizzata” per collegarlo a uno sconosciuto pregiudicato. “È sufficiente – ha commentato – scrivere in prima pagina ‘il marito della Maurodinoia al seggio con un pregiudicato’ per gettare fango sulla mia persona”.

Da qui la sua decisione di presentare denuncia per calunnia contro il maresciallo Leone, che considera responsabile di averne compromesso la reputazione con “affermazioni prive di fondamento”.

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