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Bari

Affidato il servizio di sorveglianza archeologica per i cantieri in aree a rischio

L’incarico quadriennale va alla società Fabers Impresa Culturale. Monitoraggi e rilievi nelle zone del centro storico e nei quartieri periferici per tutelare i reperti e prevenire danni durante gli scavi

Affidato il servizio di sorveglianza archeologica per i cantieri in aree a rischio

Bari Vecchia - archivio

BARI - Il Comune di Bari ha affidato con determina dirigenziale il nuovo servizio di sorveglianza archeologica da svolgere nei cantieri situati in aree considerate a rischio di rinvenimenti storici. L’intervento, previsto dalla normativa vigente, riguarda i territori cittadini dove è accertata o probabile la presenza di stratificazioni archeologiche risalenti dalla preistoria fino all’età medievale e moderna.

Le aree di maggiore interesse si concentrano nel centro storico di Bari vecchia, ma comprendono anche il quartiere Murattiano, Santo Spirito, Ceglie del Campo e altre zone del Municipio IV, dove nel tempo sono emersi insediamenti e reperti antichi.

L’appalto, impostato come accordo quadro della durata di 4 anni, prevede la presenza di archeologi specializzati durante le attività di scavo o di movimentazione del terreno, con il compito di documentare eventuali scoperte e, se necessario, procedere al recupero dei reperti in coordinamento con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

A seguito della procedura condotta attraverso la piattaforma Eprocurement Appalti & Contratti, il Comune ha selezionato diversi operatori qualificati. La gara è stata aggiudicata alla società Fabers Impresa Culturale S.r.l., che ha presentato il maggiore ribasso percentuale sull’importo a base d’asta di 139.000 euro.

Il servizio si articolerà con l’impiego di due figure professionali distinte per competenze e responsabilità:

  • Archeologo di I fascia, responsabile delle attività di scavo, prospezione e documentazione sul campo;

  • Archeologo di III fascia, incaricato di collaborare nelle attività operative e di supporto tecnico.

Durante i lavori, il professionista incaricato dovrà documentare accuratamente le scoperte con fotografie, rilievi e relazioni scritte, utilizzando strumentazioni dedicate. In caso di rinvenimenti, seguirà le procedure di recupero e conservazione indicate dalla Soprintendenza, assicurando la tutela del patrimonio archeologico cittadino.

Il calcolo dei compensi sarà stabilito nei singoli contratti attuativi, in proporzione alle ore di scavo previste e secondo le tariffe fissate dal prezziario regionale 2025.

Con questo intervento, l’amministrazione comunale punta a garantire una maggiore tutela del patrimonio storico di Bari, integrando la pianificazione dei lavori pubblici con la salvaguardia delle testimonianze archeologiche che emergono dal sottosuolo della città.

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