Scontri a Roma durante il corteo pro-Pal: feriti 6 agenti del Reparto Mobile di Taranto

TARANTO - Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Taranto ha diffuso un duro comunicato dopo gli scontri avvenuti a Roma sabato nel corso della manifestazione pro-Pal. Secondo la segreteria provinciale, 30 agenti del XV Reparto Mobile di Taranto erano stati impiegati già da venerdì nei servizi di ordine pubblico nella capitale, in un contesto giudicato ad altissima tensione.

Nel comunicato si sottolinea che la situazione, inizialmente monitorata, è progressivamente degenerata fino a trasformarsi in episodi di violenza mirata contro le Forze dell’Ordine. Un gruppo di facinorosi ha colpito per diversi minuti gli operatori con bottiglie, bombe carta e altri oggetti contundenti, provocando ferite a 6 agenti tarantini, colpiti o storditi dalle esplosioni ravvicinate.

Il sindacato segnala inoltre alcune perplessità sulle tempistiche delle decisioni operative adottate per il respingimento dei manifestanti violenti e per l’impiego dell’idrante presente in zona, scelte che avrebbero potuto incidere sull’esposizione del personale e sulla sua sicurezza.

Il SAP sottolinea che quanto accaduto non può essere interpretato come semplice tensione di piazza, ma come “violenza organizzata” esercitata contro uomini dello Stato impegnati a garantire legalità e sicurezza. “Chi lancia ordigni artigianali e oggetti contro le divise – si legge nella nota – non manifesta, ma aggredisce lo Stato”.

Il sindacato esprime solidarietà ai colleghi feriti e condanna con fermezza l’ennesimo episodio di violenza cieca contro chi indossa l’uniforme, chiedendo il riconoscimento pubblico del valore e del sacrificio quotidiano degli operatori. Il comunicato conclude invocando una verifica attenta degli eventi per tutelare il personale e migliorare la sicurezza dei dispositivi di ordine pubblico.

“Ai nostri colleghi feriti – afferma il segretario provinciale Fabrizio Santoro – va l’abbraccio e la vicinanza di tutta la famiglia sindacale. A chi deve assumersi la responsabilità di quanto accaduto chiediamo risposte, rispetto e atti concreti”.