Caso Renexia, “Un’altra occasione persa, servono coraggio e azioni concrete”

TARANTO - La consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Annagrazia Angolano lancia un duro attacco dopo l’addio di Renexia a Taranto. L’azienda, che avrebbe dovuto realizzare turbine eoliche con un indotto di circa 1.500 posti di lavoro, ha deciso di lasciare la città, segnando – secondo Angolano – “l’ennesima sconfitta per Taranto e per le sue possibilità di sviluppo locale”.

“È una scena già vista – afferma Angolano – come accaduto con l’Acquario Green, oggi a Reggio Calabria, e con il Gruppo Ferretti, ora a La Spezia. Tutti progetti che rientravano nei percorsi di riconversione occupazionale avviati dal Governo Conte II nell’ambito del ‘Cantiere Taranto’”.

La consigliera pentastellata punta il dito anche contro il governo nazionale, accusando l’esecutivo Meloni di non aver dato risposte adeguate alle richieste della società industriale. Ma il suo j’accuse riguarda anche gli Enti Locali: “Cosa hanno fatto per difendere questa opportunità di lavoro per i figli della nostra terra?” si chiede Angolano, denunciando “un’inazione che non ha saputo far rispettare il nostro territorio”.

Secondo la consigliera, l’investimento avrebbe potuto rilanciare il porto, la filiera delle rinnovabili e l’occupazione ionica, anche grazie al reimpiego di circa 300 lavoratori ex TCT. “È l’ennesima grave perdita per la nostra città – aggiunge – che porta con sé un elenco di firme dei nostri massimi rappresentanti politici, ai quali chiedo di trovare presto soluzioni concrete per l’ormai urgente rilancio del porto di Taranto in termini di competitività e attrattività, rilanciando così traffici commerciali ormai inesistenti”.

“Per difendere la propria città non basta una fascia tricolore – conclude Angolano – servono coraggio e determinazione”.