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Taranto

Discarica abusiva e incendi di rifiuti, inchiesta «Drago»: quattro richieste di arresti

La Procura e la Capitaneria di Porto mettono nel mirino numerosi indagati. Scattati sequestri e ipotesi di danni ambientali in zone già fragili

Rifiuti abbandonati

Rifiuti abbandonati

TARANTO - Una vasta discarica abusiva alle spalle del centro commerciale del rione Paolo VI, dove quintali di rifiuti pericolosi venivano accumulati e incendiati periodicamente, ha deturpato per anni la gravina «Torre Rossa». È questo lo scenario ricostruito dall’inchiesta «Drago», condotta dagli investigatori della sezione di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto e coordinata dalla Procura di Taranto. L’indagine ha messo in luce un sistema che avrebbe coinvolto diversi cantieri edili di via Lago di Pergusa e via Concordia, oltre a un capannone di San Giorgio Jonico. Le fiamme, utilizzate per eliminare i materiali accumulati, avrebbero reso irrespirabile l’aria e compromesso in modo grave l’ecosistema naturale della zona. Nei giorni scorsi sono scattati i sequestri di mezzi e le richieste di arresto a carico di 4 degli indagati.

Gli incendi ripetuti e non controllati avrebbero sprigionato nell’aria sostanze tossiche con ripercussioni ambientali e rischi per la salute pubblica. Una condizione resa ancor più grave dal fatto che l’area interessata si trova in un territorio già segnato da criticità ambientali.

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