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Taranto

“Silenzio inaccettabile sulla nomina di Giorgia Gira”

Il consigliere comunale Udc Emiliano Messina sollecita chiarezza sulla presidenza di Kyma Mobilità e chiede trasparenza al sindaco Bitetti e alla sua maggioranza

Emiliano Messina

Emiliano Messina

TARANTO - Nuovo capitolo politico sul caso della presidenza di Kyma Mobilità. Il consigliere comunale e commissario cittadino dell’Udc, Emiliano Messina, è intervenuto con una dichiarazione durissima dopo il Consiglio comunale del 6 agosto, quando il sindaco Piero Bitetti aveva risposto alle accuse di incompatibilità rivolte alla presidente Giorgia Gira, già autrice di un ricorso nei confronti della municipalizzata che oggi guida.

Messina ha ricordato come il primo cittadino avesse affermato in aula di non essere “il procuratore della Repubblica” e di confidare nel lavoro degli organi preposti, qualora emergessero eventuali violazioni di legge. Su questo punto il consigliere Udc ha confermato di nutrire fiducia nella magistratura, certa di intervenire se verranno accertate illegittimità nella procedura di nomina.

Quello che però Messina definisce “inammissibile” è il comportamento della giunta. “Al netto della scarna documentazione trasmessa alla commissione di Garanzia e Controllo – ha dichiarato – non è accettabile il velo di silenzio con cui il sindaco Bitetti e l’assessore alle Partecipate hanno coperto questa vicenda”.

Il consigliere ha parlato di un atteggiamento politico “sfrontato”, sostenendo che il primo cittadino dovrebbe fugare ogni dubbio sulla legittimità della nomina di Gira al vertice di una società pubblica finanziata con i soldi dei contribuenti. A complicare il quadro, ha aggiunto Messina, vi sarebbero anche le notizie riportate da alcuni organi di informazione riguardo al pagamento, da parte di Kyma Mobilità, di un locale mai realmente utilizzato e intestato al compagno della manager.

“Questa situazione – ha concluso il commissario cittadino dell’Udc – impone un atto di responsabilità. La maggioranza deve garantire trasparenza e partecipazione, perché pretendere chiarezza nei confronti dei cittadini non è un favore ma un dovere”.

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