Scontri e feriti allo stadio: scattano denunce e Daspo per tifosi del Napoli

LECCE - I disordini registrati lo scorso 3 maggio in occasione della partita di Serie A tra Lecce e Napoli hanno portato a una serie di provvedimenti restrittivi. La Polizia di Stato ha denunciato un tifoso azzurro per lesioni personali aggravate e notificato 4 DASPO ad altrettanti sostenitori partenopei coinvolti negli scontri.

I problemi sono iniziati all’esterno del settore ospiti, dove circa 1000 tifosi del Napoli erano arrivati a bordo di minivan e automobili. A metà di loro, però, l’accesso era stato negato a causa dell’annullamento dei biglietti deciso nei giorni precedenti dall’Osservatorio, che aveva autorizzato la vendita solo ai residenti in Campania fidelizzati alla società calcistica.

La decisione ha generato momenti di forte tensione ai tornelli, dove un gruppo di supporter senza titolo d’ingresso ha cercato di forzare il blocco. Nel parapiglia un agente è stato colpito alla testa da un tifoso, riportando ferite e contusioni. L’uomo è stato immediatamente fermato, denunciato per violenza a pubblico ufficiale e destinatario di un DASPO triennale.

Nel frattempo, alcuni sostenitori partenopei riusciti a entrare sugli spalti hanno dato vita a una rissa tra loro stessi. La Polizia è intervenuta per riportare la calma e ha identificato 4 uomini di 24, 25, 29 e 43 anni. Per i due più giovani è stato disposto un DASPO di 1 anno, mentre per il 29enne la misura avrà durata biennale. Sul 43enne è in corso la procedura amministrativa.

Le indagini e i provvedimenti fanno parte della strategia di contrasto alle condotte violente negli stadi, con l’obiettivo di garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive.