Olive ai frantoi, possibile proroga di un anno sul limite delle 6 ore

BARI - Potrebbe slittare di 365 giorni l’entrata in vigore del limite delle 6 ore per la consegna delle olive dai commercianti ai frantoi, previsto dal decreto ministeriale che ha dato attuazione alla legge sul Made in Italy del 2023. L’ipotesi di proroga è stata avanzata dopo le istanze delle associazioni di categoria, con ItaliaOlivicola in prima linea. Lo riferisce una nota diffusa da Cia Agricoltori Puglia.

Il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra ha manifestato disponibilità a rivedere il provvedimento, prendendo atto delle criticità segnalate dal settore e delle particolari condizioni della campagna olearia di quest’anno, che vedrà il Centro-Nord con una produzione scarsa.

In tale scenario, l’approvvigionamento da regioni come Puglia, Calabria e Sicilia diventa essenziale, e il vincolo delle 6 ore rischierebbe di creare ostacoli ai frantoi abituati a collaborare con i commercianti di olive. Una figura che, pur ridimensionata dalla normativa in favore dei rapporti diretti tra olivicoltori e frantoi, continua a rappresentare un tassello fondamentale della filiera.

Il provvedimento ha sollevato anche dubbi di costituzionalità e problemi interpretativi, elementi che hanno spinto il sottosegretario a ipotizzare un rinvio. La questione sarà ora discussa nel prossimo tavolo olivicolo, con l’obiettivo di correggere e adattare la normativa.

Sarà compito degli uffici ministeriali individuare lo strumento più idoneo per posticipare l’applicazione della misura, consentendo così che la prossima campagna olearia si svolga senza interruzioni, con le stesse modalità degli anni precedenti.