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Trani

Usuraio condannato a 6 anni finisce ai domiciliari

L’uomo aveva imposto condizioni insostenibili a cittadini e imprenditori in difficoltà. I Carabinieri: «Denunciare è l’unico modo per spezzare il ricatto»

La Caserma dei Carabinieri della Bat a Trani

La Caserma dei Carabinieri della Bat a Trani

TRANI - I Carabinieri della Stazione di Trani hanno eseguito un provvedimento di detenzione domiciliare nei confronti di un uomo riconosciuto colpevole di usura aggravata. La misura, emessa dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Bari, prevede che l’uomo sconti 6 anni di reclusione per aver approfittato della fragilità economica di cittadini e imprenditori, imponendo prestiti con condizioni ritenute insostenibili.

Il risultato si inserisce in un quadro di costante attività di contrasto condotta dall’Arma negli ultimi mesi. A febbraio, la Compagnia di Trani aveva arrestato un ottantenne di Molfetta accusato di usura, estorsione, rapina e lesioni, che concedeva denaro con tassi fino al 110% annuo, ricorrendo a minacce e violenze per riscuotere le somme. Più di recente, sono stati eseguiti 9 arresti su ordinanza cautelare nei confronti di persone ritenute responsabili di estorsioni, incendi dolosi e violenze con modalità mafiose, a conferma della pericolosa presenza criminale sul territorio.

In questo contesto, i Carabinieri ribadiscono l’importanza della collaborazione dei cittadini. «Denunciare è il primo passo per spezzare la catena del ricatto e ritrovare la propria libertà», sottolineano dall’Arma, ricordando che le caserme restano presidi sempre aperti, di giorno e di notte, per accogliere chi chiede aiuto, con ascolto, riservatezza e rispetto.

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