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Bari

Trasporto e mensa scolastica al via: servizi attivi già da settembre

Dal 16 parte la refezione, dal 22 i pullmini per circa 2 mila alunni. L’assessore Lacoppola: “Risultato frutto di un lavoro di squadra”

Scuolabus

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BARI - Sarà un avvio di anno scolastico diverso dal passato per studenti e famiglie baresi. La ripartizione Politiche educative e giovanili ha confermato che il servizio di trasporto scolastico per l’anno 2025/2026 comincerà lunedì 22 settembre per tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta. Le altre, che opteranno per una partenza successiva, informeranno direttamente le famiglie attraverso i propri canali istituzionali.

Al momento risultano iscritti circa 2 mila bambini e bambine, che hanno completato la procedura di adesione tra il 16 giugno e il 25 luglio.

Per quanto riguarda invece la refezione scolastica, l’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola ha annunciato che il servizio mensa sarà disponibile già dal primo giorno di scuola, fissato dal calendario regionale al 16 settembre. Una novità significativa rispetto agli anni passati, quando la partenza era spesso rinviata a ottobre a causa di carenze di personale negli istituti.

“Per la prima volta centinaia di famiglie potranno usufruire della mensa già da settembre – ha sottolineato Lacoppola –. È un obiettivo che inseguivamo da tempo e che è stato possibile raggiungere grazie a una collaborazione costante tra Comune, uffici scolastici regionale e provinciale e dirigenti scolastici. Ringrazio tutti per l’impegno, che ci consente di garantire il tempo prolungato sin dall’inizio dell’anno”.

In alcuni istituti, come il comprensivo Duse, gli alunni potranno sedersi a tavola già martedì 16 settembre, giorno di apertura delle lezioni. Nei prossimi giorni l’amministrazione avrà un quadro completo delle scuole che aderiranno immediatamente al servizio e informerà le famiglie anche sulle nuove modalità di iscrizione alla refezione.

Secondo l’assessore, l’avvio anticipato rappresenta un passo importante per assicurare non solo la qualità e la sicurezza alimentare, ma anche il diritto allo studio degli studenti impegnati nel tempo pieno e nei rientri pomeridiani.

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