Crisi idrica, i sindaci di Trinitapoli e Margherita di Savoia: "Non ci resta che la danza della pioggia"

TRINITAPOLI - L’atteso tavolo regionale sulla crisi idrica che da mesi sta colpendo duramente l’agricoltura della Bat si è chiuso senza risultati. Nonostante la folta partecipazione di consiglieri regionali, molti dei quali giunti solo nelle fasi finali dell’incontro, non sono state assunte decisioni operative né impegni concreti.

Grande la delusione dei sindaci di Trinitapoli, Francesco di Feo, e di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto, promotori dell’iniziativa. I due amministratori hanno denunciato l’assenza di risposte da poter riferire agli agricoltori. “Torniamo a casa senza alcuna soluzione da comunicare alle aziende agricole, se non la provocatoria proposta della danza della pioggia”, hanno commentato con amarezza.

Unico elemento positivo, hanno sottolineato i sindaci, è arrivato dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, che ha preso pubblicamente le distanze dall’ennesimo vertice privo di sbocchi, dichiarando: “Non convocatemi più a tavoli che non portano a nulla di concreto”.

I Comuni di Trinitapoli e Margherita di Savoia hanno chiesto alla Regione Puglia di convocare al più presto un nuovo incontro che non si limiti alla discussione, ma produca risultati tangibili. La proposta avanzata si articola in due direzioni: una di lungo periodo, per affrontare i nodi legati a condutture, infrastrutture irrigue e rapporti con la Basilicata, e una immediata, con ristori e misure urgenti a sostegno delle aziende agricole già messe in ginocchio dalla siccità.

I sindaci hanno ribadito che senza risposte tempestive e concrete l’agricoltura e l’economia del territorio rischiano di subire un collasso irreversibile.