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Brindisi

Un milione dal M5S per Gaza, Palmisano: “Un gesto di solidarietà per chi è privato di tutto”

L’europarlamentare brindisina annuncia fondi per acqua, cibo e cure destinati alla popolazione sotto assedio

On. Valentina Palmisano

On. Valentina Palmisano

BRINDISI - Un milione di euro per portare acqua, cibo e assistenza sanitaria alla popolazione di Gaza. È questa la scelta del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di destinare le restituzioni dei propri eletti a un progetto di solidarietà internazionale. L’annuncio arriva dall’europarlamentare Valentina Palmisano, che sottolinea il valore politico e umano dell’iniziativa.

“Ci sono momenti in cui la politica deve andare oltre le parole e trasformarsi in gesto concreto”, ha dichiarato Palmisano. “La partenza della Global Sumud Flotilla, che vede donne e uomini di ogni parte del mondo salpare per portare aiuti a Gaza, ci richiama tutti a una responsabilità collettiva. La nostra donazione non è solo un trasferimento economico, ma un messaggio chiaro: la pace si costruisce scegliendo da che parte stare”.

Secondo la parlamentare europea, il contributo del Movimento intende rappresentare una risposta alla drammatica situazione di chi vive sotto assedio, privato dei diritti fondamentali. “In queste ore è arrivata la notizia di altri 3 bambini morti per carestia e malnutrizione, mentre l’avvio dell’anno scolastico a Gaza appare compromesso per il terzo anno consecutivo. Possiamo davvero continuare a rimanere spettatori di questo genocidio? Possiamo accettare che a tanti bambini venga negato un futuro?”, ha aggiunto.

Palmisano ha ribadito che “la forza di un popolo non si misura con le armi, ma con la capacità di tendere la mano a chi è più fragile. Scegliere di sostenere Gaza significa schierarsi dalla parte della vita, della dignità e della giustizia”.

Per l’europarlamentare pugliese, la decisione del Movimento 5 Stelle conferma una linea precisa: “Abbiamo scelto, ancora una volta, la parte giusta: quella di offrire una speranza a chi è indifeso e continua a subire l’orrore della guerra”.

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