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Copertino

False assunzioni, truffa milionaria ai danni dello Stato: confiscati beni a un imprenditore agricolo

L’uomo aveva dichiarato oltre 1.200 rapporti di lavoro inesistenti tra il 2013 e il 2022. Accertati indebiti per 6,2 milioni di euro, già erogati in gran parte ai falsi braccianti

La Guardia di Finanza di Lecce

La Guardia di Finanza di Lecce

LECCE - La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Lecce ha dato esecuzione a un ordine di confisca diretta e per equivalente emesso dal Tribunale, nei confronti di un imprenditore agricolo di Copertino condannato in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Il provvedimento arriva al termine di un lungo iter giudiziario scaturito da un’articolata indagine condotta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Cesareo, che all’inizio dello scorso anno avevano posto l’uomo agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.

Secondo quanto emerso, l’imprenditore, tra il 2013 e il 2022, avrebbe dichiarato l’assunzione di oltre 1.200 lavoratori agricoli fittizi, consentendo a questi ultimi di ottenere dall’ente previdenziale prestazioni sociali – indennità di disoccupazione, maternità e malattia – per un ammontare complessivo di 6,2 milioni di euro.

Di questa cifra, circa 5,4 milioni sarebbero già stati erogati ai braccianti figurativi. Grazie alle indagini, coordinate dalla Procura, i finanzieri sono però riusciti a bloccare i restanti 800 mila euro che l’Inps stava per liquidare.

La Guardia di Finanza sottolinea che il contrasto a frodi di questo tipo è essenziale per tutelare le fasce più deboli della popolazione, garantendo che le risorse pubbliche vengano destinate soltanto a chi ne ha realmente diritto e non disperse a beneficio di soggetti privi dei requisiti.

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