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Corato

Lite sull'eredità. Minaccia la sorella e le incendia l’auto: una 43enne arrestata

La donna avrebbe tentato di estorcere 200 euro al mese come ristoro del mancato incasso ereditario. Disposto il carcere dal gip di Trani

Il Tribunale di Trani

Il Tribunale di Trani - archivio

CORATO - Una vicenda familiare degenerata in minacce e violenze ha portato all’arresto di una donna di 43 anni di Corato, accusata di atti persecutori, tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio e violazione della misura della sorveglianza speciale.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Trani, la donna avrebbe perseguitato per mesi la sorella con telefonate quotidiane e minacce, arrivando a prospettarle l’incendio dell’auto e della casa. Una minaccia che si è concretizzata lo scorso luglio, quando il veicolo della vittima è stato dato alle fiamme.

All’origine del conflitto vi sarebbe una questione ereditaria risalente a vent’anni fa. Il padre delle due sorelle avrebbe donato un terreno alla vittima, che vi ha costruito la propria abitazione, mentre l’arrestata sostiene di non aver ricevuto nulla. Da qui la pretesa di un indennizzo di 200 euro al mese, ritenuto dalla donna il “ristoro” per l’eredità mai percepita.

Nonostante fosse già sottoposta alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, la 43enne avrebbe reiterato le condotte persecutorie, aggravate dalla recidiva. Per queste ragioni, su richiesta della Procura, il gip del Tribunale di Trani ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.

La donna, rintracciata a Corato, è stata trasferita al carcere femminile di Trani, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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