Nuovo femminicidio, di Taranto vittima e carnefice

LA SPEZIA - Era nata a Taranto la donna uccisa a coltellate sulle alture di La Spezia in un nuovo, tragico episodio di femminicidio. Tiziana Vinci, 54 anni, si era trasferita in Liguria circa vent’anni fa, dove lavorava come collaboratrice domestica. È proprio nel luogo di lavoro, una villa in una zona residenziale della città, che ieri mattina l’ha raggiunta l’ex marito, Umberto Efeso, 57 anni, anch’egli originario del capoluogo ionico. L’uomo l’ha colpita con tre fendenti al fianco, togliendole la vita.

Efeso era sottoposto al divieto di avvicinamento e, dal giugno scorso, obbligato a portare un braccialetto elettronico disposto in seguito alle denunce e alle minacce rivolte alla ex moglie. Quel dispositivo, però, non funzionava da dieci giorni. I Carabinieri avevano segnalato il guasto all’azienda di telefonia incaricata della manutenzione, ma il problema non era stato risolto.

A vedere l’aggressione è stata un’altra collaboratrice domestica, che in preda allo choc ha chiamato subito i soccorsi. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimare Tiziana Vinci, ma le ferite erano troppo gravi.

Dopo l’omicidio, Efeso si è allontanato, per poi presentarsi spontaneamente circa un’ora dopo alla caserma dei Carabinieri di Ceparana, dove è stato interrogato dal pubblico ministero Claudia Merlino.

I due, ormai separati, avevano sei figli. L’uomo, camionista, era già stato segnalato più volte per comportamenti minacciosi, tanto da far scattare il Codice Rosso.

La salma di Tiziana Vinci è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di La Spezia, dove sarà eseguita l’autopsia per definire con precisione le cause del decesso.