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Ex Ilva, la Regione stanzia 20 milioni per salvare l’indotto: “Atto di responsabilità verso imprese e lavoratori”

Mentre a Roma si discute del futuro del Siderurgico, la Giunta regionale dà il via allo schema di Avviso per ristorare le perdite delle aziende creditrici. Il Pd: “Oltre 100 imprese e 5mila posti di lavoro tutelati”

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

BARI - La Giunta regionale della Puglia ha approvato, nella seduta di ieri, lunedì 11 agosto 2025, lo schema di Avviso pubblico destinato a compensare le perdite delle aziende creditrici di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria.

La misura, sostenuta da una dotazione complessiva di circa 20 milioni di euro, permetterà alle imprese con sede legale o operativa in Puglia, titolari di crediti verso A.d.I. S.p.A. in A.S. certificati dal Tribunale di Milano, di ottenere – previa domanda e valutazione positiva – una sovvenzione in regime de minimis fino al 30% del credito certificato, al netto di quanto già recuperato tramite la procedura.

L’iniziativa trova fondamento nel D.L. n. 4/2024, art. 2-quater, comma 4, norma fortemente sostenuta anche dalla Regione, che consente di utilizzare quote di avanzo di amministrazione per sostenere le imprese dell’indotto ex Ilva impegnate a garantire la continuità produttiva dello stabilimento siderurgico.

«Si tratta di aziende fondamentali per il tessuto produttivo dell’area di crisi industriale tarantina – ha sottolineato il presidente Michele Emiliano – che impiegano un elevato numero di lavoratori e hanno consentito di mantenere viva l’attività dello stabilimento. La Regione intende proteggerle e valorizzarle in linea con le scelte del Governo centrale».

Nei prossimi giorni le strutture amministrative regionali provvederanno alla pubblicazione dell’Avviso e all’avvio dei procedimenti previsti dal regime di aiuto.

Sulla delibera è arrivato il plauso del Partito Democratico ionico: «La Regione – dichiarano Filippetti e Tursi – destina 20 milioni di euro a sostegno di oltre 100 aziende che garantiscono l’occupazione a circa 5mila lavoratori. Non era un atto dovuto, ma un gesto di responsabilità e visione, che testimonia la volontà di non abbandonare il tessuto economico e produttivo jonico in un momento delicatissimo».

Secondo il Pd, «difendere le imprese dell’indotto significa salvaguardare la dignità produttiva di Taranto, tutelare posti di lavoro e proteggere un sistema economico che ha già pagato un prezzo altissimo. Questa scelta dimostra che è possibile agire con determinazione anche oltre le rigidità istituzionali, quando c’è la volontà politica di farlo».

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