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Ferrovia

Furti di rame e sabotaggi, colpita la linea Martina Franca–Taranto

Rubati 4 chilometri di cavi e danneggiate apparecchiature ferroviarie: cancellati e in ritardo circa 30 treni in 3 settimane. In corso lavori per l’elettrificazione entro il 2025

Furti di rame sulla tratta Taranto-Bari

Furti di rame sulla tratta Taranto-Bari

TARANTO - Quattro distinti episodi di furto e danneggiamento hanno messo in ginocchio la linea ferroviaria Martina Franca–Taranto, causando gravi disagi alla circolazione ferroviaria negli ultimi 21 giorni. I raid si sono concentrati sulle tratte Martina Franca–Crispiano e Crispiano–Statte, compromettendo la regolarità dei collegamenti.

Secondo quanto riferito, sono stati rubati circa 4 chilometri di cavi in rame, oltre ad essere state sabotate diverse apparecchiature lungo il tracciato, compromettendo la sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura. Le conseguenze non si sono fatte attendere: una trentina di treni sono stati cancellati o hanno subito pesanti ritardi, con ricadute sull’utenza e sul servizio complessivo.

Intanto proseguono, sulla linea Bari–Taranto, i lavori per il ripristino della trazione elettrica, con l’obiettivo di attivare entro la fine del 2025 la circolazione dei treni elettrici sulla tratta Martina Franca–Taranto. Un passo fondamentale per migliorare le prestazioni del trasporto ferroviario locale e ridurre l’impatto ambientale.

Tutti i furti e gli atti di danneggiamento sono stati denunciati alle autorità competenti, che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili. L’area interessata comprende il territorio tra Taranto e Statte e tra Martina Franca e Crispiano, zone già in passato colpite da episodi analoghi.

Il fenomeno dei furti di rame continua dunque a rappresentare una minaccia concreta per le infrastrutture pubbliche, rallentando progetti di ammodernamento e penalizzando centinaia di pendolari ogni giorno.

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