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Taranto

Il MarTA protagonista della “domenica al museo”: oltre 800 visitatori in un solo giorno

Il Museo archeologico nazionale di Taranto tra i poli più apprezzati del Sud nell'iniziativa del Ministero della Cultura

Il MarTA protagonista della “domenica al museo”: oltre 800 visitatori in un solo giorno

Turisti al MarTa di Taranto

TARANTO - La cultura archeologica tarantina conquista ancora una volta l’attenzione del pubblico. Nella #domenicalmuseo di agosto, l’iniziativa del Ministero della Cultura che ogni prima domenica del mese consente l’accesso gratuito ai luoghi statali della cultura, il Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA ha registrato 811 ingressi in una sola giornata.

Un dato che conferma il ruolo centrale del museo nella promozione del patrimonio archeologico pugliese, soprattutto in piena stagione estiva, quando Taranto accoglie migliaia di visitatori attratti sia dal mare che dalla sua storia millenaria. Il flusso di turisti e residenti ha riempito le sale espositive, dove sono custoditi reperti unici della Magna Grecia, veri tesori che raccontano l’antico splendore della città.

Se a livello nazionale le presenze si sono concentrate nei grandi siti come il Colosseo di Roma, gli scavi di Pompei o la Reggia di Caserta, in Puglia il MarTA si è imposto come uno dei poli più visitati, rafforzando la sua immagine di eccellenza museale. La giornata ha rappresentato un’occasione preziosa per avvicinare anche un pubblico non abituale alla scoperta di un patrimonio che appartiene all’intera comunità.

La parte del leone, a livello nazionale, l’hanno fatta le grandi icone del patrimonio italiano: il Colosseo con 18.614 presenze, il Pantheon con 13.000 visitatori, gli scavi di Pompei con 12.587 accessi, il Foro Romano – Palatino con 12.460 e la Reggia di Caserta con 11.198. Numeri altissimi anche per le Gallerie degli Uffizi a Firenze (10.441) e la Galleria dell’Accademia (7.900).

La #domenicalmuseo, nata per favorire la fruizione culturale e stimolare la conoscenza dei luoghi identitari del Paese, continua così a essere un’opportunità strategica per Taranto. Il MarTA, grazie alla sua capacità di coniugare valore scientifico e attrattività turistica, si conferma non solo custode della memoria storica, ma anche leva di sviluppo culturale ed economico per la città e per l’intera regione.

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