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Lauria

Gianni Pittella lascia la guida del Comune: “Dimissioni sofferte ma necessarie”

L’ex sindaco motiva la decisione con le profonde divisioni nella maggioranza e richiama i traguardi raggiunti durante il mandato. “Non posso accettare umiliazioni e scontri interni”

Gianni Pittella

Gianni Pittella

LAURIA (POTENZA) - A Lauria si chiude l’esperienza amministrativa di Gianni Pittella, che ha annunciato le proprie dimissioni da sindaco con una decisione definita “convinta e sofferta”. L’ex primo cittadino ha spiegato di aver maturato la scelta dopo aver preso atto della profonda spaccatura interna alla maggioranza, culminata con la mancanza del numero legale nella seduta del Consiglio comunale del 29 luglio 2025 dedicata al decoro urbano ed extraurbano, nonostante alcune assenze fossero state preannunciate.

A rendere ancora più evidente la frattura, secondo Pittella, è stata la discussione odierna sull’impianto di Carpineto, seguita dalla restituzione delle deleghe da parte dell’assessore competente. “Non si governa con una maggioranza litigiosa – ha dichiarato – e non posso accettare umiliazioni e divisioni su questioni importanti”.

Il sindaco uscente ha ricordato i risultati conseguiti negli anni di amministrazione, elencando opere e interventi che spaziano dalle infrastrutture ai progetti culturali: dalla riapertura delle aree di servizio autostradali all’avvio del cine-teatro auditorium, dalla rigenerazione dell’area della Conserva e del Piazzale degli Angeli a Cogliandrino ai lavori sui ponti Bonazita e Canalie della Melara, fino al completamento della pista di atletica e al finanziamento del Palazzetto dello Sport. Tra i progetti citati anche lo sblocco dei lavori di mitigazione del rischio al Muraccione, il recupero del Castello Ruggero, lo svincolo del Malfitano, interventi sulle scuole e la costruzione del nuovo asilo nido alla Seta.

Pittella ha sottolineato di aver sempre agito “senza furbizie e senza calcoli”, mantenendo un rapporto aperto con opposizione e cittadini. Tuttavia, ha ammesso che “negli ultimi tempi qualcosa si è rotto” e che il clima di conflitto interno “non è stato possibile ricomporre”.

Pur lasciando aperta la porta a un eventuale ripensamento solo in presenza di un accordo scritto tra i gruppi di maggioranza, l’ex sindaco ha ribadito di aver preso una decisione “giusta e doverosa” per tutelare la dignità dell’istituzione e rispettare il mandato affidatogli dalla comunità lauriota.

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