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Taranto

Forza Italia: “Il sindaco torni subito in carica, serve stabilità”

Il coordinatore vicario Mimmo Lardiello esprime solidarietà all’istituzione e chiede a Bitetti di ritirare le dimissioni. “In questo momento la città non può permettersi vuoti di governo”

Mimmo Lardiello

Mimmo Lardiello

TARANTO - In piena crisi istituzionale e politica, Forza Italia interviene chiedendo al sindaco Piero Bitetti di tornare immediatamente alla guida della città. Il coordinatore vicario di Taranto Mimmo Lardiello sottolinea come, in una fase così delicata, sia necessario garantire stabilità e continuità amministrativa, evitando di aprire scenari che possano rallentare ulteriormente le decisioni cruciali sul futuro dello stabilimento siderurgico.

“Prima ancora della persona e del politico – osserva Lardiello – è l’istituzione che merita piena solidarietà. L’episodio che ha scosso il clima politico locale, al di là delle verifiche che seguiranno, dimostra la difficoltà di Taranto a trovare una linea di dialogo comune, anche su un tema decisivo come quello della fabbrica e delle sue ricadute per la comunità”.

Secondo Lardiello, il problema non si esaurisce nell’atto di un singolo contestatore, verso il quale ribadisce una condanna “ferma e inequivocabile”, ma affonda le radici in “decenni di malgoverno” che hanno eroso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Le dimissioni di Bitetti, spiega il coordinatore vicario di Forza Italia, non devono tradursi in un lungo periodo di incertezza politica. “Taranto – afferma – non può permettersi inutili tempi supplementari delle elezioni amministrative. Oggi più che mai servono regole chiare e rispetto reciproco tra le parti in causa. La politica urlata non produce soluzioni, ma solo confusione e divisioni”.

Per Lardiello, il sindaco ha il dovere di riprendere pienamente le sue funzioni e affrontare con coraggio le prossime settimane, senza interruzioni nella guida della città. “Il momento – conclude – non ammette pause, ma impone decisioni forti, soprattutto quando vi è motivo di credere che gli accordi legati al futuro dello stabilimento troveranno comunque la loro approvazione, con o senza il Comune di Taranto”.

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