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Taranto
28 Luglio 2025 - 16:39
Una gigafactory Tesla
"Prolungare la vita dell’ex Ilva fino al 2038 con un nuovo impianto fossile è una scelta anacronistica, climalterante e in aperto contrasto con gli impegni climatici dell’Italia e dell’Unione Europea". Così si esprime Tesla Owners Italia, l’associazione no profit dei proprietari e sostenitori della mobilità elettrica e dell’innovazione sostenibile, a poche ore dalla discussione in Consiglio Comunale dell’accordo di programma per il rilancio del polo siderurgico di Taranto.
Il nuovo piano prevede la riattivazione dell’area a caldo dell’ex Ilva e la prosecuzione delle emissioni industriali per altri 13 anni, con il recente rilascio di una nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) che autorizza la produzione di acciaio fino a 6 milioni di tonnellate annue, anche tramite combustibili fossili.
“È una decisione gravissima: mentre si moltiplicano ondate di calore, incendi e fenomeni estremi in tutta Europa, lo Stato italiano rilancia uno dei siti più inquinanti del continente, in aperta contraddizione con l’Accordo di Parigi, con il Green Deal europeo e con ogni principio di responsabilità climatica”, afferma il direttivo dell’associazione.
Tesla Owners Italia richiama l’attenzione su una proposta alternativa già presentata nel 2021: la conversione dell’area industriale in una Gigafactory a zero emissioni dedicata alla produzione di veicoli elettrici, batterie e componenti della transizione energetica. L’iniziativa fu formalizzata in una lettera aperta inviata a Tesla Inc. e supportata da imprese e amministratori locali. Nello stesso anno, l’associazione organizzò l’evento “Tesla 4 Taranto”, un corteo simbolico di auto elettriche davanti all’ex Ilva per promuovere un modello industriale pulito, integrato e futuro-compatibile.
“La nostra proposta era – ed è – concreta: riqualificazione dei lavoratori, utilizzo delle infrastrutture esistenti (porto, ferrovie, aeroporto di Grottaglie), attrazione di investimenti sostenibili, posizionamento strategico nel Mediterraneo. È l’unica via per trasformare un disastro industriale in un volano per la nuova economia.”
Tesla Owners Italia lancia infine un appello ai media: non si limiti la narrazione alla “salvezza dell’acciaieria”, ma si approfondisca l’impatto climatico, sanitario ed economico di una scelta che riguarda l’intero Paese.
“L’ex Ilva non è una questione locale, è una questione nazionale ed europea. Scegliere oggi un impianto fossile significa ipotecare il futuro di milioni di cittadini. Chiediamo alla stampa italiana di raccontare questa scelta per ciò che è: un bivio storico tra due visioni dell’Italia industriale. Noi stiamo con l’industria pulita, innovativa e sostenibile.”
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