Tragedia davanti al barbecue: muore a 20 anni dopo 11 giorni di agonia

BISCEGLIE - Non ce l’ha fatta Salvatore Ciciriello, il giovane di 20 anni rimasto gravemente ustionato lo scorso 10 luglio in seguito a una fiammata partita da un barbecue acceso nel cortile di casa, in via Fragata, a pochi passi dal porto della città.

Il ragazzo è morto nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 luglio, dopo 11 giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, dove era stato trasportato in condizioni disperate per le ustioni estese su gran parte del corpo.

Un barbecue esplode e devasta un appartamento: gravi ustioni per due ragazzi

Due giovani ricoverati al Policlinico di Bari in condizioni critiche. Sul posto Vigili del fuoco, 118 e Carabinieri

L’incidente, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, sarebbe avvenuto mentre Salvatore e un altro ragazzo di 14 anni tentavano di ravvivare il fuoco del barbecue utilizzando un liquido infiammabile, probabilmente alcol. In pochi istanti una violenta fiammata di ritorno li ha travolti, trasformando un gesto comune in un dramma irreversibile.

Anche il 14enne, rimasto ferito al viso, al torace e alle braccia, era stato subito soccorso e trasferito in ospedale, ma le sue condizioni non sono state giudicate critiche come quelle del giovane poi deceduto.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza la palazzina e domato le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse ad altre abitazioni vicine.

Le indagini dei militari dell’Arma proseguono per chiarire con precisione la dinamica dei fatti e per accertare la natura del liquido utilizzato per alimentare il fuoco, rivelatosi tragicamente fatale.

La notizia della morte di Salvatore ha colpito duramente l’intera comunità biscegliese, che da giorni seguiva con apprensione gli sviluppi clinici del ragazzo. In tanti, in queste ore, stanno esprimendo vicinanza alla famiglia attraverso messaggi di cordoglio e solidarietà.