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Brindisi

Troppi anziani e assistenza inadeguata: chiusa dai Nas di Taranto una struttura privata

Scoperte gravi irregolarità in una casa di riposo non autorizzata: superato il limite di capienza e presenza di pazienti con patologie incompatibili con il livello di cura previsto

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Una Rsa pugliese - archivio

SAN MICHELE SALENTINO - È stata chiusa una struttura socio-sanitaria privata per anziani a San Michele Salentino, in provincia di Brindisi, dopo un’ispezione dei Carabinieri del Nas di Taranto che ha fatto emergere gravi violazioni nella gestione degli ospiti. Il provvedimento è stato adottato dal competente ambito territoriale di Francavilla Fontana, indicato come Br/3.

L'intervento rientra nell’ambito della campagna nazionale “Estate tranquilla 2025”, disposta dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, con l'obiettivo di verificare le condizioni delle strutture destinate all'accoglienza degli anziani in un periodo dell’anno particolarmente delicato per i soggetti fragili.

Secondo quanto accertato dai militari del nucleo anti-sofisticazione e sanità, la struttura ispezionata ospitava 8 persone a fronte di una capienza massima autorizzata di 6, superando quindi il limite previsto. Ma non si è trattato solo di un problema numerico. Durante le verifiche, è emerso che alcuni degli anziani presenti erano affetti da gravi patologie invalidanti, incompatibili con il livello assistenziale garantito dalla struttura, che non rispondeva ai requisiti sanitari richiesti per quel tipo di fragilità.

Le irregolarità rilevate sono state definite "gravi" dai Carabinieri del Nas. Da qui, la decisione dell’autorità sanitaria competente di disporre l’immediata cessazione dell’attività.

Gli ospiti della struttura saranno ricollocati in altre case di cura più adeguate alle loro condizioni cliniche, in modo da garantire loro l’assistenza necessaria. Le operazioni di trasferimento sono in corso con il coordinamento degli enti territoriali preposti.

Il controllo fa parte di una più ampia attività ispettiva che, durante i mesi estivi, si concentra proprio sulle strutture che accolgono soggetti anziani o non autosufficienti, per verificare l’idoneità degli spazi, la qualità dell’assistenza sanitaria e il rispetto delle normative vigenti.

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