Nuova sospensione per Tommaso Minervini: il sindaco bloccato fino al 2026

MOLFETTA - Tommaso Minervini è stato nuovamente sospeso dalla carica di sindaco di Molfetta. La decisione è stata comunicata ufficialmente dalla Prefettura di Bari, che ha trasmesso una nota – la numero 52866 – anche attraverso il sito istituzionale del Comune, sancendo l’interruzione dell’incarico fino al 3 luglio 2026.

La nuova sospensione arriva all’indomani della modifica della misura cautelare inizialmente disposta nei confronti del primo cittadino. Gli arresti domiciliari, già attivati nei mesi scorsi, sono stati infatti trasformati in un divieto di dimora presso la sede dell’Ente comunale, applicato per un periodo di 12 mesi. Una misura che, di fatto, impedisce a Minervini di esercitare ogni funzione da sindaco.

Alla guida della città resta Nicola Piergiovanni, attuale vicesindaco, che aveva già assunto l'incarico di facente funzione dal momento dell’esplosione dell’indagine giudiziaria che ha travolto l’amministrazione comunale.

Le motivazioni della decisione del Tribunale del Riesame, che ha disposto il divieto di dimora in sostituzione della precedente misura cautelare, saranno rese note nelle prossime settimane. Intanto, l’unica strada percorribile per Minervini resta il possibile ricorso in Cassazione, per contestare l’ordinanza emessa dalla magistratura barese e chiedere una revisione del provvedimento.

Il nuovo scenario apre una fase di transizione politica complessa per la città di Molfetta, già colpita dal terremoto giudiziario che ha segnato l’ultimo anno di amministrazione. L’attesa ora è tutta rivolta all’esito del procedimento giudiziario e alle valutazioni che la Prefettura potrà compiere alla luce degli sviluppi processuali.