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Il caso

Brindisi penalizzata sui voli: "Dal Salento non si parte, la Regione punta solo su Bari"

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Paride Mazzotta, accusa il centrosinistra e annuncia un'interrogazione: "Scelte che danneggiano cittadini e turismo"

Un aereo della compagnia Volotea a Bari

Un aereo della compagnia Volotea a Bari

BRINDISI – “Per la Regione Puglia e Aeroporti di Puglia il Salento non decolla”. È questa la denuncia lanciata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Paride Mazzotta, che torna a puntare il dito contro quelle che definisce scelte discriminatorie nella pianificazione del traffico aereo sul territorio regionale.

Secondo quanto dichiarato da Mazzotta, a confermare questa linea sarebbe stato direttamente il CEO della compagnia aerea Volotea, che avrebbe rivelato come il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, abbia chiesto unicamente più voli dallo scalo di Bari, escludendo ogni proposta di potenziamento per l’aeroporto di Brindisi.

“Puntare tutto su Bari – afferma Mazzotta – significa tagliare fuori Brindisi e l’intero Salento da ogni sviluppo strategico nel settore del trasporto aereo. È una scelta politica precisa del centrosinistra, che mina il diritto alla mobilità dei cittadini e mette a rischio la competitività del nostro turismo”.

I dati snocciolati dal consigliere regionale rendono evidente il divario tra i due scali: 80 collegamenti internazionali da Bari, contro appena 12 da Brindisi. Una sproporzione che, secondo Mazzotta, è il segnale di una volontà precisa di marginalizzare il Salento, penalizzando un territorio che fa della vocazione turistica uno dei suoi motori economici principali.

Il consigliere annuncia di voler formalizzare la questione nelle sedi istituzionali: “Presenterò un’interrogazione consiliare per chiedere conto di queste decisioni e per ottenere chiarezza sull’effettiva strategia adottata da Regione Puglia e Aeroporti di Puglia. È inaccettabile che un’area come la nostra venga sistematicamente ignorata, nonostante il ruolo cruciale che ricopre per l’economia regionale”.

L’auspicio di Mazzotta è che l’interrogazione possa riaccendere il dibattito in aula e spingere verso una programmazione più equa dei voli, capace di garantire pari opportunità di sviluppo a tutti gli scali pugliesi.

Nel frattempo, il territorio attende risposte, mentre il turismo salentino rischia di rimanere ai margini di un sistema che continua a favorire una sola direttrice. E a pagarne il prezzo, sottolinea Mazzotta, saranno ancora una volta i cittadini e le imprese locali.

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