Frattura interna in Forza Italia: le tesserate si ribellano alla nomina di Carmela Clemente

TRINITAPOLI - È bufera nella sezione cittadina di Forza Italia. Un gruppo di militanti storiche del partito ha alzato la voce contro la designazione della consigliera Carmela Clemente come nuova referente cittadina di Azzurro Donna, l’organismo femminile di FI. La decisione, firmata dalla responsabile provinciale Rosa Uva, ha scatenato la reazione furiosa delle tesserate, che parlano apertamente di una “scelta verticistica e antidemocratica”.

Secondo quanto denunciano in una lettera firmata e diffusa il 17 giugno, la nomina sarebbe avvenuta senza alcuna consultazione interna, bypassando completamente il direttivo locale e ignorando altre figure femminili già attive e qualificate. “È stata una scelta calata dall’alto – scrivono – che ha completamente ignorato il confronto e il rispetto delle regole di partecipazione democratica previste dallo Statuto”.

Le firmatarie – Mariella Clemente, Vittoria Maffione, Vincenza Maffione, Raffaella Maffione, Francesca Pinto e Anna Achille – puntano il dito contro quella che definiscono una degenerazione del movimento Azzurro Donna, divenuto “strumento per giochi di potere interni”. L’accusa diretta alla professoressa Uva è di aver agito da “esecutrice di direttive superiori”, svuotando l’organismo femminile del suo ruolo originario di promozione della partecipazione e dell’autonomia delle donne nel partito.

Le militanti non si fermano alla denuncia. È già partita una raccolta firme per chiedere l’annullamento della nomina e annunciano che, in assenza di un passo indietro, si rivolgeranno direttamente ai vertici regionali e nazionali del partito. Tra le richieste più urgenti anche l’apertura di una nuova procedura trasparente per la selezione della figura rappresentativa di Azzurro Donna a Trinitapoli.

“Le donne di Forza Italia Trinitapoli – scrivono – meritano di essere protagoniste, non spettatrici di decisioni prese altrove. Chiediamo che siano ripristinate le regole statutarie e il rispetto per la base”.