Secondo quanto ricostruito in aula, Monaco avrebbe colpito la vittima con un fendente al fianco, provocando la perforazione della milza. Un gesto che all’epoca fu qualificato come tentato omicidio. Nei mesi successivi la vittima è deceduta per altra causa.
La pubblica accusa aveva chiesto 9 anni e 6 mesi di carcere. Il tribunale ha applicato lo sconto di un terzo della pena previsto per il rito abbreviato, confermando comunque la gravità dei fatti contestati.
Nel processo si sono costituiti parte civile i familiari di Vergari, assistiti dall’avvocato Marco Elia, che otterranno il risarcimento in una separata sede civile.