A coordinare le attività investigative sono la Digos e la Polizia Postale, impegnate nell'identificazione dell'autore dei messaggi. L'attenzione si è concentrata su un uomo di 34 anni, residente a Roma, che avrebbe inviato due distinti messaggi al governatore pugliese, il 30 maggio e il 3 giugno, utilizzando un account personale su una piattaforma social.
Nei messaggi compaiono frasi minacciose e violente, come "Ai nazisti come voi vi faremo fuori uno a uno" e "Faremo il casino nella vostra Regione", accompagnate da pesanti accuse nei confronti del presidente Emiliano, definito "antisemita" e "portatore di menzogne su un genocidio che non c’è". Il primo messaggio, inizialmente ignorato, è stato seguito da un secondo ancora più diretto, che ha spinto Emiliano a presentare una formale denuncia.
L'autore dei post si presenterebbe sul proprio profilo come "exhibition designer" e "creative director" di una pagina tematica dedicata al mondo del cinema e delle serie televisive. Gli investigatori stanno ora procedendo con gli accertamenti per verificare l'effettiva identità dell’uomo e valutare la sussistenza di ulteriori responsabilità penali.
L'inchiesta punta a chiarire se dietro i messaggi ci sia un gesto isolato o se possano emergere elementi che rientrano in un quadro più ampio di intimidazione organizzata.