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Modugno

Trovato senza vita il corpo del giovane scomparso. Il Sindaco: «Ciao Fabio, non ti dimenticheremo»

Il corpo di Fabio Monno rinvenuto vicino alla stazione. Si rafforza l’ipotesi del gesto volontario: il 24enne era sparito da giovedì

Fabio Monno

Fabio Monno

MODUGNO – La speranza si è infranta nel peggiore dei modi. Fabio Monno, il ragazzo di 24 anni scomparso da giovedì 5 giugno, è stato trovato morto questa mattina nei pressi di Parco Loiacono, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Modugno. A fare la tragica scoperta sono stati i carabinieri, impegnati insieme ai volontari nelle ricerche che da giorni tenevano con il fiato sospeso un’intera comunità.

Sul corpo del giovane non sono stati rilevati segni evidenti di violenza, secondo quanto emerso dai primi rilievi. Gli investigatori, in attesa di ulteriori accertamenti, ritengono sempre più verosimile l’ipotesi di un gesto volontario. Il ragazzo si era allontanato da casa dicendo ai familiari che avrebbe incontrato alcuni amici. Poi, il silenzio. Da quella sera, nessuna traccia.

Il caso aveva subito suscitato grande mobilitazione, anche grazie all’intervento del sindaco Nicola Bonasia, che aveva rilanciato l’appello disperato della famiglia attraverso i social. L’ultima volta che Fabio era stato visto, indossava una camicia a quadri grigio scuro, una maglia nera, jeans neri e un berretto nero. L’orario della scomparsa si aggira intorno alle 18.30-19.

Fabio Monno era un ragazzo benvoluto da tutti, lontano da ambienti problematici, neolaureato in discipline turistiche e con tanti sogni ancora da realizzare. La sua morte lascia attoniti parenti, amici e concittadini, che in queste ore si stringono nel dolore e nel silenzio.

Le autorità hanno avviato le procedure per chiarire nel dettaglio le cause del decesso. Intanto, Modugno piange un giovane che in molti ricordano per il suo sorriso discreto e la sua bontà d’animo.

«La nostra comunità - ha scritto il Sindaco di Modugno Nicola Bonasia - oggi è attraversata da un dolore muto e profondo.
La notizia della morte di Fabio, così giovane, così inaspettata, ha lasciato un vuoto che le parole faticano a colmare. A soli 24 anni, se n’è andato portando con sé un silenzio che pesa sul cuore di tutti come una domanda senza risposta. In questo momento straziante, ci stringiamo con profondo rispetto attorno alla sua famiglia, condividendo – nel silenzio e nella vicinanza – il loro immenso dolore. La fragilità che talvolta si annida nei pensieri più giovani è sottile, impalpabile, e spesso resta nascosta agli occhi. Per questo ci impone una responsabilità: quella di essere una comunità capace di guardarsi davvero, di ascoltare non solo le parole ma anche le assenze, i silenzi, i segnali lievi. Di esserci, prima che sia troppo tardi. Fabio non sarà dimenticato. Il suo volto, il suo nome, la sua storia restano con noi come un richiamo a non lasciare mai nessuno indietro. A non smettere mai di prenderci cura gli uni degli altri, anche – e soprattutto – quando tutto sembra tacere. Ciao Fabio. Che la terra ti sia lieve e che il nostro ricordo ti sia vicino».
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