Buoni mensa a macchia di leopardo, Fratelli d’Italia attacca: “Dipendenti di serie A e serie B nelle Asl pugliesi”

BARI – Duro affondo del gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia contro la giunta Emiliano sul tema dei buoni pasto per i dipendenti delle Asl pugliesi. A margine della seduta congiunta delle Commissioni I e III del Consiglio regionale, il capogruppo Renato Perrini, insieme ai consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli e Tonia Spina, ha denunciato una situazione di grave disuguaglianza nell’erogazione dei buoni mensa, prevista dal contratto nazionale del comparto sanità ma applicata solo in parte sul territorio.

Secondo gli esponenti di FdI, il diritto al buono pasto viene garantito in maniera disomogenea: lo ricevono, per effetto di un contenzioso, i dipendenti della Asl di Bari, e sono in procinto di ottenerlo anche quelli della Asl di Foggia, grazie a un accordo diretto con l’assessore locale Raffaele Piemontese. Ma in Asl come Taranto, Lecce e Bat, il beneficio non è erogato a nessuno. Nella Asl di Brindisi, solo il personale dell’ospedale Perrino ne usufruisce, mentre due terzi dei dipendenti restano esclusi.

Una frammentazione che ha alimentato ricorsi individuali tramite i sindacati, con esiti talvolta favorevoli. Il risultato è che nello stesso ufficio possono coesistere lavoratori con e senza buono pasto, in una condizione che FdI definisce “inaccettabile”.

Nel mirino dei consiglieri anche l’assessore al Bilancio Fabiano Amati, accusato di scaricare sull’opposizione l’onere di individuare le risorse, mentre per FdI spetta alla giunta garantire un diritto riconosciuto. “Non può esserci una Regione con dipendenti di serie A e altri di serie B – affermano – soprattutto quando si parla di diritti contrattuali”.

Il centrodestra regionale contesta inoltre il comportamento della maggioranza in vista del referendum dell’8 e 9 giugno: “Prima di invitare i pugliesi a votare, chi governa rispetti i lavoratori pubblici e risolva questa ingiustizia che si trascina da anni”. Un’accusa che si inserisce in un quadro più ampio di critiche alla gestione economica e al bilancio del governo Emiliano, accusato da Fratelli d’Italia di aver generato sprechi e squilibri in oltre 20 anni di amministrazione.

Perrini e i suoi colleghi hanno infine riferito che, a seguito dell’audizione, l’assessore Amati si è impegnato a tornare in aula entro 15 o 20 giorni per presentare una proposta risolutiva. “Almeno la nostra denuncia è servita a smuovere le acque – hanno concluso –. Ora aspettiamo i fatti”.