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Cassonetti stracolmi fuori orario, il sindaco esplode: “La pazienza è finita, ora tolleranza zero”

Vito Leccese non ci sta: "Individuati i responsabili tra i titolari di alcuni locali. Sanzioni in arrivo e possibili misure più dure"

Cassonetti stracolmi, l'ira del Sindaco di Bari

Cassonetti stracolmi, l'ira del Sindaco di Bari

BARI – Un’altra scena di degrado urbano e inciviltà è andata in scena all’alba in via Imbriani, dove alcuni cassonetti già svuotati all'alba e subito nuovamente riempiti in modo irregolare. A denunciare il fatto, con toni duri, è stato il sindaco di Bari Vito Leccese, che ha reso nota la vicenda attraverso un intervento pubblico destinato a sollevare un acceso dibattito.

L’Amiu aveva fatto il suo dovere, svuotando regolarmente i contenitori e ripulendo l’area”, ha spiegato il primo cittadino, “ma questa mattina ci siamo trovati di fronte a un vero scempio, con rifiuti abbandonati fuori orario e senza alcun rispetto delle regole sulla differenziata. I responsabili sono già stati individuati: si tratta di alcuni titolari di locali della zona”.

A peggiorare il quadro, l'evidente disprezzo per il decoro urbano, in un quartiere frequentato da residenti e turisti, e che proprio per questo dovrebbe essere un biglietto da visita della città. “Noi, al contrario di chi sporca, amiamo Bari – ha dichiarato Leccese – e non possiamo permettere che pochi incivili compromettano l’immagine della nostra comunità”.

Amiu è intervenuta nuovamente in mattinata per ripulire tutto, ma il sindaco ha preannunciato una stretta sui controlli e sanzioni immediate per i trasgressori, specificando che “una semplice multa potrebbe non bastare”. Il messaggio è chiaro: l’amministrazione comunale è pronta ad alzare il livello della risposta, mettendo in campo ogni strumento possibile per tutelare il decoro della città.

La pazienza è finita – ha concluso il sindaco –. Se non fermiamo subito questi comportamenti, rischiamo di vergognarci della nostra Bari, anziché esserne fieri. E questo, per colpa di pochi, non può e non deve accadere”.

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