Secondo i dati forniti dalla Sala Sismica INGV di Roma, il terremoto è stato localizzato con coordinate 35.3180 di latitudine e 26.9613 di longitudine, ed è stato classificato con magnitudo MwP 5.9, valore che indica un evento significativo, soprattutto per la sua propagazione a distanza.
Nonostante la distanza dall’Italia, il sisma è stato chiaramente percepito in tutta l’area meridionale della Puglia, in particolare nel Salento e nell’area jonica. Numerose segnalazioni sono arrivate da Lecce, Brindisi, Taranto, Gallipoli, Nardò, Francavilla Fontana e Tricase, dove molti residenti sono stati svegliati da un prolungato tremore, avvertito soprattutto nei piani alti delle abitazioni.
Non si registrano danni a persone o cose, ma la scossa ha generato un forte allarme, alimentato dalla durata e dall’orario dell’evento, che ha colto nel sonno gran parte della popolazione.
L’INGV continua a monitorare la situazione. Al momento non si segnalano repliche rilevanti, ma l’evento ha riacceso l’attenzione sulla vulnerabilità sismica delle regioni del Sud Italia, che, pur non trovandosi in aree ad alta pericolosità, possono risentire degli effetti di terremoti a distanza, come accaduto in questa circostanza.
Un fenomeno che conferma la necessità di non abbassare mai la guardia sul fronte della prevenzione sismica e dell’informazione alla popolazione.
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