Cerca

Cerca

L'ex Ilva

"Le incertezze del governo non ricadano sui lavoratori"

Il segretario generale Fiom Cgil di Taranto, Francesco Brigati, stigmatizza le parole del ministro Urso

Francesco Brigati

Francesco Brigati

«Le incertezze del governo sul futuro dell’ex Ilva non possono ricadere come sempre sui lavoratori e la comunità ionica».

Non le manda a dire Francesco Brigati, segretario generale Fiom Cgil di Taranto, nel commentare le dichiarazioni rese dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, rese a margine della cerimonia di inaugurazione del Tecnopolo del Mediterraneo. Dichiarazioni che il segretario della Fiom Cgil ritiene «gravissime e inaccettabili» per quanto riguarda le ripercussioni adombrate dal ministro che potrebbero nascere dal sequestro dell’Afo1 e che, ancora una volta appunto, ricadrebbero sui lavoratori.

«La Fiom Cgil – sottolinea ancora Brigati - da tempo denuncia l’assenza di risorse economiche per garantire l’attuazione del piano di ripartenza che ha subito inevitabilmente dei ritardi rispetto agli interventi previsti sugli impianti. Ad oggi – aggiunge - ancora non sono chiare le dinamiche dell’incidente verificatosi in Afo/1 lo scorso 7 maggio e che per pura causalità, e anche grazie alla professionalità degli operatori dell’impianto oltre all’intervento dei vigili del fuoco dello stabilimento, non è accaduto l’irreparabile».

Basta parole, insomma, perché adesso è giunto il momento «di fare chiarezza su come garantire un futuro ambientale e sociale sostenibile senza utilizzare i lavoratori come scudo annunciando un ricorso massiccio alla cassa integrazione e paventando il rischio che Taranto possa diventare un’altra Bagnoli. L’accelerazione sul bando di vendita e poi la trattativa in esclusiva con Baku Steel, durante ancora la fase di attuazione del piano di ripartenza – fa presente il segretario generale Fiom -, hanno generato un caos totale dal quale bisogna assolutamente intervenire con investimenti e risorse che possano garantire una reale transizione ecologica che non rimanga soltanto sulla carta».

E sull’annuncio fatto alla stampa dal ministro Urso dell’aumento della cassa integrazione, «senza che ci sia stato un confronto sindacale e soprattutto senza ancora conoscere le cause dell’incidente in Afo/1», Brigati è tranchant: «sono un chiaro segnale di debolezza del governo nell’affrontare una vertenza complessa come l’ex Ilva. Servono risorse per mettere in sicurezza lo stabilimento e programmare il futuro dei lavoratori e della città di Taranto. Il tempo dei rinvii è finto, non c’è da perdere altro tempo».

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori