Viola il divieto e minaccia di nuovo il sindaco: arrestato 52enne a Lequile

LECCE - Ancora minacce al sindaco di Lequile nonostante un divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Un uomo di 52 anni è stato arrestato in flagranza dai carabinieri di San Pietro in Lama nella serata di ieri, dopo essersi recato nei pressi del municipio, dove ha affrontato e insultato il primo cittadino Vincenzo Carlà, già in passato bersaglio delle sue intimidazioni.

L'uomo era già sottoposto a una misura cautelare emessa dal Tribunale di Lecce, dopo una lunga serie di episodi avvenuti tra il 2023 e il 2024, durante i quali avrebbe più volte molestato e minacciato il sindaco, pretendendo in maniera ossessiva un posto di lavoro. Secondo quanto emerso, avrebbe persino manifestato a terzi l'intenzione di ucciderlo o di ridurlo su una sedia a rotelle.

La prima denuncia risale a giugno dello scorso anno, e aveva portato all'immediata applicazione del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, disposto dal giudice per le indagini preliminari. Ma le restrizioni non hanno fermato il 52enne, che ieri avrebbe aggredito verbalmente il sindaco davanti al Comune, incurante delle misure a suo carico.

È stato l’intervento tempestivo dei carabinieri, allertati da alcuni cittadini presenti, a scongiurare ulteriori conseguenze. L’uomo è stato fermato prima della fuga e, dopo le formalità di rito, riaccompagnato nella sua abitazione, dove è ora agli arresti domiciliari.

Il caso riaccende i riflettori sulla tutela degli amministratori locali, troppo spesso esposti a pressioni, minacce e aggressioni nel silenzio generale. La vicenda, ora, è al vaglio dell’autorità giudiziaria che potrebbe valutare ulteriori misure.