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Bari

Arrestato il prete accusato dell'omicidio stradale di Fabiana Chiarappa

Svolta nelle indagini sulla tragedia della strada a Turi. Questa mattina don Nicola D'Onghia è stato sottoposto ai domiciliari

Fabiana Chiarappa

Fabiana Chiarappa

BARI - È finito agli arresti domiciliari Nicola D'Onghia, 39 anni, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della Procura. L’uomo è ritenuto responsabile del tragico incidente avvenuto lo scorso 2 aprile, alle 20:28, nelle campagne di Turi, in cui perse la vita Fabiana Chiarappa, 32 anni.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri della stazione di Turi, ha portato alla ricostruzione dettagliata della dinamica del sinistro. Secondo quanto accertato finora, D'Onghia sarebbe fuggito dopo l’impatto, senza prestare soccorso alla vittima. I reati contestati sono omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso.

Gli investigatori hanno esaminato numerosi filmati di videosorveglianza, pubblici e privati, installati nella zona dell’incidente. Gli accertamenti, condotti anche con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, hanno permesso di rilevare tracce ematiche compatibili con la vittima sul veicolo condotto dall’indagato. Sono stati inoltre effettuati approfonditi rilievi tecnici sia sui mezzi coinvolti che sull’area del sinistro, oltre a consulenze medico-legali in contraddittorio.

Il quadro probatorio si è rafforzato anche grazie alle dichiarazioni di testimoni e all’interrogatorio dello stesso indagato, che ha fornito la propria versione dei fatti nel corso delle indagini preliminari.

A motivare la misura cautelare, secondo quanto indicato dalla Procura e condiviso dal GIP, sono due esigenze prioritarie: il rischio di inquinamento probatorio e il pericolo di reiterazione del reato, tenuto conto della condotta dell’uomo subito dopo l’incidente.

Le indagini restano aperte, ma l’ordinanza di oggi segna un passo importante nella ricerca della verità e nella tutela della memoria di una giovane vita spezzata.

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