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Lecce

Maglie, scivolone sulle celebrazioni: confusa la Festa della Liberazione con quella della Repubblica

Il gruppo “Maje Noscia” denuncia l’errore: «Anche una svista può ferire la memoria storica. Il 25 aprile è la Liberazione dal nazifascismo, non dimentichiamolo»

Il manifesto affisso a Maglie

Il manifesto affisso a Maglie

MAGLIE - A Maglie, le celebrazioni sembrano essersi anticipate di oltre un mese. Nella locandina affissa dal Comune per le strade della città salentina, infatti, la Festa della Repubblica, che si celebra il 2 giugno, è stata erroneamente confusa con il 25 aprile, data in cui l’Italia ricorda la Liberazione dal nazifascismo. Un errore che non è passato inosservato, soprattutto perché legato a un momento tanto significativo nella storia del Paese.

A segnalare la svista è stato il gruppo cittadino “Maje Noscia”, che ha commentato la vicenda attraverso una nota social dai toni fermi ma misurati. «Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria collettiva, ci ricordano quanto sia essenziale conoscere e riconoscere la Storia», si legge nel post. La riflessione parte da un dettaglio solo in apparenza secondario, ma che secondo gli attivisti rivela una più profonda superficialità nella gestione del ricordo pubblico.

«Senza studio, senza consapevolezza, si finisce per confondere non solo le date, ma anche i significati», prosegue la nota. E in un periodo storico in cui le ricorrenze civili vengono spesso banalizzate o ridotte a mere formalità, il gruppo richiama alla responsabilità collettiva. «Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo in modo corretto è un dovere civico, culturale e democratico».

L’episodio, sebbene possa apparire come una semplice disattenzione, riapre il dibattito sull’importanza dell’educazione storica e della memoria attiva, specie in contesti istituzionali e pubblici. A Maglie, intanto, la gaffe diventa occasione per una riflessione più ampia sulla necessità di custodire il significato autentico delle ricorrenze nazionali.

Nella giornata di ieri le locandine sono state sostituite. Ma il danno ormai è compiuto.

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