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Monsignor Satriano vola a Istanbul: incontro di fraternità con il Patriarca Bartolomeo I

L’arcivescovo di Bari-Bitonto rilancia il dialogo ecumenico. Un viaggio carico di significato per rinnovare l’impegno verso la comunione tra le Chiese

Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari

Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari

BARI - Si annuncia come un passo importante nel cammino ecumenico la missione che vedrà l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, volare a Istanbul per incontrare Sua Beatitudine Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli. La visita, come ufficializzato da una nota dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, si terrà subito dopo le celebrazioni pasquali.

Questo appuntamento assume un valore ancora più significativo quest’anno, complice la coincidenza della data della Pasqua tra cattolici e ortodossi, circostanza che viene definita nella comunicazione ufficiale come "una provvidenziale occasione" per rinsaldare i legami tra le Chiese cristiane.

Il viaggio del presule barese vuole essere un segno concreto di unità e speranza, in un tempo segnato da profonde divisioni e conflitti. Non a caso, la visita trae ispirazione dallo storico incontro di preghiera per la pace in Medio Oriente, intitolato "Su di te sia pace", promosso da Papa Francesco e celebrato a Bari il 7 luglio 2018, alla presenza dei principali capi delle Chiese cristiane.

"Un evento che non trova precedenti nella storia recente", ricorda il comunicato dell’Arcidiocesi, sottolineando come proprio dalla città di San Nicola sia partita una delle più importanti iniziative di dialogo tra confessioni cristiane degli ultimi decenni.

La visita di monsignor Satriano, nell’anno santo dedicato alla speranza, si carica dunque di un forte valore simbolico e spirituale. "Che questo viaggio sia un messaggio di pace e di futuro", auspica l’Arcidiocesi, che vede nell'incontro con il Patriarca ecumenico una tappa decisiva verso la costruzione di ponti tra le comunità di fede.

Il legame tra Bari e Costantinopoli, affondando le radici nei tempi dei primi Concili ecumenici, si rinnova così in chiave contemporanea, mantenendo viva la vocazione della Chiesa di Bari come crocevia di dialogo e fraternità.

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