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Bitonto

Sfregiata la facciata della chiesa di San Francesco: "Offesa all’intera città"

Il Centro Ricerche di Storia e Arte lancia l’allarme dopo l’ennesimo atto vandalico: “Serve una reazione corale per difendere il nostro patrimonio storico”

Le scritte sulla Chiesa di San Francesco a Bitonto

Le scritte sulla Chiesa di San Francesco a Bitonto

BITONTO – Un nuovo episodio di vandalismo deturpa il cuore storico di Bitonto. La facciata della chiesa di San Francesco d’Assisi, uno dei luoghi simbolo della città, è stata imbrattata con scritte vistose e invasive che offendono non solo il monumento, ma l'intera comunità. L’atto ha scatenato la ferma condanna del Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, che ha espresso profondo sdegno per l’ennesima aggressione al patrimonio culturale locale.

"Queste scritte, ben visibili e per nulla marginali, sono una ferita aperta per la nostra città e per i suoi tesori artistici", si legge nella nota diffusa dal Centro. "Sia i graffiti più antichi sia quelli realizzati di recente devastano questa straordinaria testimonianza della nostra storia, rappresentando un insulto all’arte e alla comunità intera".

Purtroppo, l’episodio non è isolato. Il clima di inciviltà diffusa si era già manifestato nei giorni scorsi, quando sui social erano circolati video di fuochi d’artificio lanciati in pieno centro storico, proprio nei pressi della cattedrale romanica, uno dei simboli più preziosi di Bitonto.

A rendere ancora più grave l’accaduto è il momento in cui si è consumato il gesto vandalico: proprio alla vigilia della sacra Processione dei Misteri, che partirà quest’anno proprio dalla chiesa di San Francesco. Un’occasione in cui arte, fede e tradizione si intrecciano in una delle manifestazioni più sentite dalla comunità bitontina. "Colpire questo luogo proprio adesso – denunciano dal Centro – significa oltraggiare la nostra memoria e la nostra identità, nel momento in cui la città si prepara a vivere con devozione uno dei suoi riti più profondi".

L’appello alla cittadinanza è chiaro e vibrante. "È il momento di reagire – prosegue il Centro –. Invitiamo tutti a difendere con orgoglio il nostro patrimonio culturale. Dobbiamo farlo non solo per amore della bellezza, ma anche per rispetto verso chi ci ha preceduto e verso le future generazioni, che meritano di godere delle stesse ricchezze artistiche e storiche che ci sono state tramandate".

Il Centro Ricerche si è detto pronto a collaborare attivamente con le istituzioni locali per costruire insieme un fronte comune contro il degrado e l'incuria. "Siamo certi che l’Amministrazione condividerà questa sensibilità e lavoreremo fianco a fianco per contrastare questo malcostume che sta purtroppo dilagando".

"È un dovere morale – concludono – proteggere la memoria della nostra città e reagire con fermezza ma anche con civiltà. Non possiamo accettare che il nostro passato venga ridotto a una banale superficie su cui chiunque si senta autorizzato a lasciare la propria insignificanza".

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