D’Attis attacca Emiliano e Decaro: «Le Regionali? In passato ci sono già stati clamorosi ribaltamenti»

GINOSA – Un intervento dai toni duri e senza sconti quello del deputato Mauro D’Attis, segretario regionale di Forza Italia, che dal congresso cittadino del partito ha puntato il dito contro le recenti vicende che hanno investito la politica e la gestione pubblica in Puglia.

D’Attis ha sollevato interrogativi pesanti sulla trasparenza della macchina amministrativa regionale, denunciando un clima in cui scandali e anomalie vengono ormai accolti con silenziosa rassegnazione. “È mai possibile – ha affermato – che un sindaco, già titolare delle deleghe ai trasporti e alle municipalizzate, possa non essersi accorto per un decennio che l’Amtab era completamente sotto il controllo di uno dei clan criminali più potenti del territorio?”

Le accuse non si fermano al settore dei trasporti. Il segretario azzurro ha citato anche il recente caso di un bando pubblico della società aeroportuale regionale, vinto – ha sottolineato – dalla moglie di un consigliere regionale del Partito Democratico. “Eppure, nessuno sembra indignarsi. Tutto appare normale. È questo il vero pericolo, l’assuefazione all’irregolarità.”

Nel suo intervento, D’Attis ha criticato apertamente il governatore Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro, accusandoli di aver reso sistemica una gestione del potere basata su opacità e favori. Un modello, secondo il parlamentare, che ha disarmato anche le coscienze civiche più vigili.

Ma il messaggio politico è chiaro: Forza Italia non intende restare alla finestra. “Ci batteremo senza tregua, prima durante e dopo la campagna elettorale per le regionali,” ha assicurato D’Attis, ricordando che la storia della politica pugliese ha già visto ribaltamenti inattesi, come l’elezione di Nichi Vendola, inizialmente dato per sfavorito.

L’obiettivo, ha concluso, è uno solo: riportare al centro la trasparenza e restituire alla Puglia un’alternativa credibile. “Forza Italia sarà protagonista di questa sfida, senza compromessi.”