Il Pd: «Tacente in continuità con Melucci»

Comincia a surriscaldarsi il clima della campagna elettorale. Il primo attacco a Francesco Tacente arriva dal Partito Democratico per voce della sua segretaria provinciale Anna Filippetti.

«Stupiscono - afferma Filippetti - il metodo e il merito con cui Tacente si candida a Sindaco di Taranto. Qualche riga piena di pensieri scontati - privi della concretezza di cui la comunità tarantina ha invece necessità - non può nascondere la realtà: la candidatura di Tacente rappresenta pienamente la continuità con la vecchia amministrazione. Tacente prova a smarcarsi, ma lo fa male e troppo tardi».

Cinque liste: «Noi con Tacente»

Prende forma la coalizione a sostegno del candidato sindaco Francesco Tacente

«Mentre scrive che quella amministrazione aveva esaurito da tempo la sua spinta propulsiva - incalza la segretaria del Pd - è ancora il Presidente di una società partecipata nominato proprio dall'ex Sindaco. Per non parlare di tutti gli ex amministratori, che hanno partecipato attivamente anche alla sfiducia ai danni  di Piero Bitetti per favorire la nomina di Abbate Presidente del Consiglio e che hanno avuto ruoli di primo piano fino all'ultimo momento utile, e adesso si schierano a sostegno di Tacente che pensa di prendere in giro i tarantini parlando di novità e cambiamento. Ci chiediamo come mai queste considerazioni critiche non le abbia avanzate prima e non ne abbia tratto per tempo le debite conseguenze. Si sarebbe dovuto dimettere dal suo incarico, come hanno fatto gli esponenti del Partito Democratico. E invece nulla. L'attaccamento alla poltrona è una delle degenerazioni di cui Taranto ha bisogno di liberarsi».

Tacente: «Sono in campo»

Rotti gli indugi. Il presidente del Ctp offre la sua «disponibilità» a candidarsi come sindaco.

«Candidarsi a guidare una comunità - conclude Filippetti - richiede affidabilità, che passa anche attraverso rinunce a ruoli, prestigio e indennità. Taranto ha bisogno di voltare pagina, nel segno della coerenza e della credibilità».