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La vertenza

Call center, sciopero generale contro il contratto Assocontact-Cisal: lavoratori in piazza a Taranto e Bari

Lunedì 31 marzo doppia mobilitazione regionale promossa da Usb, Cgil, Cisl e Uil. Nel mirino il contratto considerato “pirata” e il sistema degli appalti che mina tutele e salari

Call center

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TARANTO - Una protesta unitaria contro il cosiddetto “contratto pirata” Assocontact-Cisal e contro un sistema di appalti che, secondo i sindacati, sta erodendo diritti, tutele e retribuzioni nel mondo dei call center. Con queste motivazioni, l’USB di Taranto ha annunciato l’adesione allo sciopero nazionale di lunedì 31 marzo 2025, promosso da Cgil, Cisl e Uil, invitando tutti i lavoratori e le lavoratrici a incrociare le braccia e a partecipare alle manifestazioni in programma sul territorio pugliese.

Due i principali appuntamenti di piazza: a Bari, il presidio si terrà davanti alla sede di Confindustria, alle ore 10, mentre a Taranto l’appuntamento è alle 9.30 davanti ai cancelli della Network Contacts, nel rione Paolo VI.

“Il contratto siglato da Assocontact e Cisal rappresenta un pericoloso arretramento per i diritti dei lavoratori”, denuncia l’USB, che punta il dito contro la scomparsa di garanzie fondamentali, come la clausola sociale, che finora aveva tutelato l’occupazione nei cambi di appalto, e che ora, secondo i promotori dello sciopero, spiana la strada a licenziamenti indiscriminati e tagli salariali.

Alla manifestazione di Taranto è previsto anche un incontro con la stampa, alle 10, sempre davanti alla sede della Network Contacts, per fare il punto sulla vertenza e rilanciare la mobilitazione.

“Serve una mobilitazione ampia, determinata e costante”, è il messaggio lanciato dai sindacati, che vedono in questa giornata non solo una protesta, ma un passaggio decisivo per rimettere al centro dignità, stabilità e giustizia contrattuale per migliaia di lavoratori del comparto.

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