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Andria
26 Marzo 2025 - 10:16
La Polizia di Stato di Andria
ANDRIA – Doveva essere un normale controllo di routine, ma si è trasformato in un’aggressione violenta ai danni degli agenti. Nei giorni scorsi, durante un accesso presso l’abitazione di un giovane sottoposto agli arresti domiciliari, due fratelli pregiudicati, di 20 e 24 anni, si sono scagliati contro gli agenti delle Volanti della Questura di Barletta Andria Trani, colpendoli con calci e pugni, e liberando addirittura un pitbull contro di loro, costringendoli a utilizzare lo spray urticante per difendersi.
Nel caos, i poliziotti sono riusciti a bloccare il fratello maggiore, mentre l’altro, già costretto in casa per reati legati agli stupefacenti, è riuscito a fuggire a bordo di una bici elettrica, facendo perdere le proprie tracce. Entrambi gli agenti hanno riportato lesioni e sono dovuti ricorrere a cure mediche presso il Pronto Soccorso cittadino.
Il fratello 24enne è stato arrestato in flagranza con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni pluriaggravate. Il Pubblico Ministero di turno della Procura di Trani ha disposto il trasferimento in carcere, misura poi convalidata dal Gip, che ha confermato la custodia cautelare.
Il fratello minore, evaso dai domiciliari, è stato rintracciato il giorno seguente dagli agenti della Squadra Mobile di Andria e arrestato per evasione, oltre che per resistenza e lesioni. Anche per lui, il magistrato ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto e la detenzione in carcere.
Ma la vicenda ha avuto un ulteriore sviluppo. Durante l’udienza di convalida, il ventenne ha dichiarato al giudice di essere stato picchiato con lo sfollagente dagli stessi agenti che aveva aggredito, sostenendo di aver subito percosse nel corso dell’arresto. Una denuncia che ha spinto la Procura ad attivare immediatamente accertamenti medico-legali in carcere, per verificare la fondatezza delle sue affermazioni.
Gli esiti dell’ispezione, uniti ad altri elementi raccolti dagli inquirenti, hanno portato a gravi indizi del reato di calunnia. Di conseguenza, il Gip del Tribunale di Trani ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare, sempre in carcere, nei confronti del giovane, che ora dovrà rispondere anche di aver falsamente accusato i poliziotti. Un’accusa pesante, che prevede una pena da due a sei anni di reclusione.
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