BARI – Dopo settimane di attesa, arriva il via libera ufficiale all’assunzione di 862 infermieri idonei dalla graduatoria della Asl di Bari, che stava per decadere. Il provvedimento, frutto di una legge regionale promossa dai consiglieri Fabiano Amati e Francesco Paolicelli, consente a tutte le aziende sanitarie pugliesi di attingere dalla graduatoria per coprire parte del fabbisogno complessivo, stimato in 1.967 unità.
“La legge ha prodotto i suoi effetti e da oggi le Asl potranno procedere con le assunzioni”, spiegano i due consiglieri, sottolineando come l’iter sia stato complesso e spesso accompagnato dall’impazienza legittima degli interessati. I ringraziamenti vanno all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese, al direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro, alla dirigente Antonella Caroli e ai funzionari Lanfranco Netti e Daniela Pizzuto.
I numeri nel dettaglio
Dalla ricognizione effettuata, sono 863 gli idonei che hanno confermato la propria disponibilità, indicando anche la sede di preferenza. Di seguito la distribuzione per azienda sanitaria:
- ASL Bari: 263 idonei disponibili su 618 richiesti
- ASL Brindisi: 58 su 58
- ASL BT: 65 su 43
- ASL Foggia: 80 su 714
- ASL Lecce: 193 su 101
- ASL Taranto: 74 su 128
- Policlinico Bari: 57 su 203
- Ospedali Riuniti Foggia: 44 su 44
- IRCCS Giovanni Paolo II: 15 su 18
- IRCCS De Bellis: 13 su 40
Le regole per l’assunzione
Le aziende dovranno rispettare rigorosamente l’ordine di merito della graduatoria, assegnando ciascun candidato secondo le preferenze espresse, sempre entro i limiti del fabbisogno dichiarato da ciascuna struttura.
Per le aziende in cui il numero di idonei supera i posti disponibili, come nel caso della Asl Lecce e della Asl Bat, le unità eccedenti saranno riassegnate ad altre aziende, in base all’ordine in graduatoria e alla seconda preferenza indicata.
Le assunzioni saranno subordinate alla coerenza con i Piani Triennali del Fabbisogno di Personale (PTFP) 2023-2025, di prossima approvazione, e al rispetto dei limiti di spesa stabiliti dalla Regione a dicembre 2024.
Un passaggio importante per rafforzare gli organici delle strutture sanitarie pugliesi, garantendo non solo nuove opportunità di lavoro, ma anche una risposta concreta alla carenza di personale che affligge da anni il sistema sanitario regionale.