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Spinazzola-Barletta, verso la riattivazione della linea ferroviaria: confronto tra Regione, sindaci e Trenitalia

Al centro del tavolo tecnico le strategie per migliorare il trasporto pubblico nelle aree interne con soluzioni integrate su ferro e gomma

L'incontro nella sede dell'assessorato regionale ai Trasporti a Bari

L'incontro nella sede dell'assessorato regionale ai Trasporti a Bari

BARI - Un nuovo confronto si è tenuto presso la sede dell’Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia per fare il punto sulla possibile riattivazione della linea ferroviaria Spinazzola-Barletta, chiusa dal 2021 per via dei lavori di elettrificazione della tratta Barletta-Canosa, e per migliorare l’efficienza del servizio sostitutivo su gomma.

Al tavolo, guidato dall’assessora regionale Debora Ciliento, hanno partecipato i sindaci di Spinazzola, Minervino Murge e Canosa di Puglia, oltre a consiglieri comunali e regionali, rappresentanti di RFI come Roberto Laghezza ed Elisabetta Cucumazzo, e per Trenitalia il direttore regionale Giuseppe Falbo, insieme al prof. Stefano Ciurnelli, consulente regionale per la pianificazione dei trasporti.

L’obiettivo è quello di costruire un sistema di mobilità più moderno, rapido e sostenibile per le comunità dell’entroterra pugliese, garantendo un collegamento efficiente verso Barletta e Bari, a beneficio sia dei pendolari sia del comparto turistico, risorsa strategica per il rilancio economico del territorio.

Durante l’incontro sono emerse proposte concrete per migliorare il servizio nel breve periodo, attraverso la rimodulazione degli orari degli autobus sostitutivi, con un’attenzione particolare alle connessioni con le Frecce a Barletta nel fine settimana. Tra le ipotesi anche quella di rivedere alcune fermate, riportandole in prossimità delle vecchie stazioni ferroviarie, tenendo conto delle specificità urbane, come nel caso di Canosa, dove attualmente sono previste due fermate diverse.

Si è parlato anche della possibilità di attivare un collegamento veloce dedicato tra Spinazzola, Minervino e Barletta, bypassando Canosa, in modo da offrire tempi di percorrenza più competitivi.

Nel medio e lungo termine, la prospettiva è quella di riaprire il tracciato ferroviario non elettrificato fino a Spinazzola, utilizzando mezzi diesel, in attesa dell’arrivo di treni ibridi. Per quanto riguarda l’intero progetto di elettrificazione della linea Barletta-Canosa, il piano di RFI da 370 milioni di euro è attualmente finanziato solo per il primo lotto tra Barletta Centrale e Barletta Ospedale, il cui progetto esecutivo è pronto e in fase di gara. Restano invece da coprire i tratti successivi verso Canosa.

«Se esiste una linea ferroviaria, va sfruttata», ha ribadito l’assessora Ciliento, sottolineando come il trasporto su ferro rappresenti una soluzione sostenibile, sicura e in linea con le direttive europee. «Sono certa – ha aggiunto – che il dialogo con il Gruppo FS e i territori porterà a una razionalizzazione dell’intero sistema di mobilità, da Spinazzola a Barletta, e da qui fino a Bari, all’aeroporto e alla dorsale adriatica».

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