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Il caso

Verso il nuovo ospedale Monopoli-Fasano: necessaria una riorganizzazione del 118 tra Brindisi e Bari

L'assessore regionale Fabiano Amati sollecita un incontro tra i dirigenti delle Asl per garantire un passaggio efficiente e senza criticità, ottimizzando la gestione dell'emergenza-urgenza nei due territori

Corsia di ospedale

Corsia di ospedale - archivio

BARI - Il Dipartimento di Emergenza e Urgenza della Asl di Brindisi ha già predisposto il trasferimento dei pazienti provenienti da Fasano, Cisternino, Ceglie Messapica e Ostuni verso il vecchio ospedale di Monopoli per tutte quelle patologie che non possono essere trattate presso l’ospedale di Ostuni. Questa misura punta a decongestionare il Perrino di Brindisi e a predisporre al meglio il sistema sanitario in vista dell’attivazione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.

A tal proposito, l’assessore regionale Fabiano Amati ha chiesto ai vertici sanitari regionali di convocare con urgenza una riunione operativa. Il confronto dovrà coinvolgere i responsabili dei Dipartimenti di Emergenza e Urgenza delle Asl di Bari e Brindisi, Guido Quaranta e Massimo Leone, oltre alla direttrice del Pronto Soccorso di Monopoli, Anna Bolognino.

"L’avvio del trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale Monopoli-Fasano è programmato per il 20 luglio – spiega Amati – e il presidio interprovinciale dovrà garantire assistenza ai cittadini di sei comuni della provincia di Bari e quattro della provincia di Brindisi per i casi che non possono essere gestiti negli ospedali di Putignano e Ostuni. Tuttavia, mentre i pazienti della provincia di Bari sono già indirizzati verso il vecchio ospedale di Monopoli, lo stesso non avviene per i cittadini della provincia di Brindisi".

L’assetto attuale della rete di emergenza consente già la centralizzazione dei pazienti brindisini presso il vecchio ospedale di Monopoli, ma è necessario un intervento di coordinamento per affinare i processi gestionali e garantire un passaggio efficiente al nuovo ospedale. In particolare, occorre definire al meglio i tempi di sbarellamento dei pazienti, evitando così ripercussioni sul funzionamento dei pronto soccorso delle due Asl.

"Per questo – conclude Amati – ho chiesto un incontro urgente tra le parti coinvolte. Dobbiamo farci trovare pronti per l’attivazione di una struttura sanitaria tanto attesa, che tra poche settimane sarà finalmente operativa".

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