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Bari

Accoltella il vicino nell’androne del palazzo: lui arrestato e il condomino lotta tra la vita e la morte

Continui litigi condominiali culminano in una vera e propria aggressione a Poggiofranco. L’aggressore aveva già precedenti per atti persecutori

Una veduta aerea di Bari

Una veduta aerea di Bari

BARI - Un settantenne, M.G., è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari con l’accusa di tentato omicidio aggravato e occultamento del corpo del reato. L’uomo avrebbe aggredito con un coltello da cucina dalla lama di 17 centimetri un 51enne, suo vicino di casa, colpendolo ripetutamente al collo e al volto nell’androne del condominio in cui entrambi risiedono, nel quartiere Poggiofranco.

L’allarme è scattato nella tarda serata di ieri, quando i Carabinieri sono stati chiamati per un accoltellamento. All’arrivo delle forze dell’ordine, la vittima era riversa a terra priva di conoscenza, accanto all’ascensore del suo piano. I sanitari del 118 lo hanno immediatamente trasportato al Policlinico di Bari, dove si trova in pericolo di vita. La prognosi è riservata.

Le indagini hanno permesso di ricostruire il movente dell’aggressione, riconducibile a vecchi dissidi tra i due condomini. Secondo la ricostruzione, l’aggressore avrebbe premeditato l’attacco, attendendo la vittima davanti all’ascensore mentre rientrava a casa. Dopo averlo colpito più volte, si è ferito a sua volta in modo lieve.

Dopo l’accoltellamento, l’uomo ha tentato di sbarazzarsi dell’arma, gettandola nel vano ascensore, ma il coltello è stato recuperato dai Carabinieri. M.G. non era nuovo a comportamenti persecutori: già nel 2018 era stato destinatario di un ammonimento del Questore, seguito da condanne per atti persecutori nel 2019 e nel 2022 ai danni della vittima e della sua famiglia.

Gli investigatori della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Bari stanno ora eseguendo accertamenti sull’arma e sugli indumenti dei due uomini, già sottoposti a sequestro.

L’aggressore è stato trasferito nel carcere di Bari, in attesa dell’udienza di convalida.

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