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Sanità

«Emiliano ammette i suoi errori compiuti su Moscati e San Cataldo»

I consiglieri regionali Renato Perrini e Antonio Paolo Scalera commentano l’iniziativa del Governatore pugliese

I consiglieri regionali Renato Perrini e Antonio Paolo Scalera. Sullo sfondo, il cantiere per la realizzazione dell'ospedale San Cataldo

I consiglieri regionali Renato Perrini e Antonio Paolo Scalera. Sullo sfondo, il cantiere per la realizzazione dell'ospedale San Cataldo

«Nella lettera al ministro Schillaci il presidente Michele Emiliano ammette tutti suoi errori compiuti sul Moscati e sul San Cataldo».

Questo il commento del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, alla missiva inviata dal presidente Michele Emiliano al ministro della Salute Oronzo Schillaci.

«La lettera che il presidente Michele Emiliano ha scritto al ministro della Salute Oronzo Schillaci è sicuramente stata ispirata da quanto detto da me in tutti questi anni. Pensavo di essere stata una voce che gridava nel deserto e, invece, il presidente non solo ha fatto sue le mie richieste, ma indirettamente ha ammesso gli errori che ha compiuto facendo pagare un prezzo altissimo alla sanità tarantina. Il riferimento è in modo particolare al Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati che proprio Emiliano ha chiuso nel 2015 generando un effetto straripamento sul PS del Santissima Annunziata che ha provocato le lunghe file delle autoambulanze e le interminabili ore di attesa per tanti pazienti. Non ci voleva un mago per prevedere che con un solo PS per tutta la città e le zone limitrofe la situazione sanitaria sarebbe esplosa. In questi anni non ricordo più quante interrogazioni, audizioni, ma anche invocazioni ho rivolto a Emiliano e ai vari assessori alla Sanità perché il Moscati fosse riaperto… e ora Emiliano lo ammette e lo scrive anche al ministro».

«Ma non è l’unico errore compiuto in questi anni: fin dall’inizio ho detto che le risorse stanziate per il San Cataldo erano del tutto insufficienti, ora che siamo in dirittura d’arrivo Emiliano si rende conto che è esattamente così e nella lettera al ministro quantifica in oltre 72 milioni la somma necessaria. Anche in questo caso bastava avere il buon senso del padre di famiglia, non certo un master di economia alla Bocconi per comprendere che ci volevano più soldi. Certo non è mai troppo tardi e forse qualche letterina Emiliano avrebbe dovuto scriverla anche quando al Governo vi erano i suoi amici del PD e non solo ora che il tutto appare più un voler scaricare sul Governo Meloni errori che invece – come dimostrato – erano facilmente prevedibili fin dall’inizio. Certo, non è mai troppo tardi e la salute dei tarantini merita che tutti facciamo la nostra parte, ma iniziare nell’ammettere i propri errori senza ricorrere alla tecnica dello scaricabarile sarebbe già un atto di buona politica».

Sull’argomento si registra anche l’intervento di Antonio Paolo Scalera, consgliere regionale (La Puglia Domani).

«Lo scorso 14 novembre presentai una mozione sullo stato di grave crisi sanitaria che Taranto e la sua provincia stanno attraversando. Con quell’atto - ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera - chiedevo al Governo regionale di mettere in campo per la sanità jonica un “Piano straordinario” aumentando le risorse finanziarie da inserire già nella legge di bilancio 2025, risorse che avrebbero consentito di aumentare gli interventi necessari che servono alla sanità di una provincia, quella di Taranto, che, da anni, subisce scelte che l’hanno penalizzata fortemente e che oggi, a pieno titolo, merita di essere ristorata proprio per quelle scelte che l’hanno messa in una condizione di criticità in ambito sanitario.

A distanza di qualche mese prendo atto, con molto piacere, che anche il Presidente Emiliano con la sua lettera, scritta al ministro Schillaci, si accorge che i dati che emergono per Taranto e la sua provincia, in campo sanitario, evidenziano un aumento della mortalità per alcune forme tumorali, per malattie cardiovascolari e respiratorie, nonché un aumento della mortalità infantile e delle malformazioni congenite, oltre ad un aumento dei casi di autismo molto superiore alla media nazionale e a quella dell’intera regione Puglia. Per fronteggiare tutto ciò, il Presidente Emiliano chiede un finanziamento al Governo Nazionale per attuare un piano straordinario, quello stesso Piano Straordinario che, da tempo,avevo chiesto al Governo Regionale e allo stesso Presidente Emiliano in diverse audizioni nella Commissione Sanità e, non da ultimo, con la presentazione di una mozione».

«La Direzione Strategica dell’Asl di Taranto pur tra mille sforzi, purtroppo, non riesce con le risorse a sua disposizione a fronteggiare questa grave crisi sanitaria».

«Nei prossimi giorni - ha concluso Scalera - chiederò alla Presidente del Consiglio Regionale di calendarizzare la mia mozione che impegnerebbe il Governo Regionale a dichiarare una vera e propria emergenza sanitaria per Taranto e la sua provincia e a mettere in campo tutte quelle azioni urgenti ed inderogabili per fronteggiarla».

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